Rapporto Green Italy, in Basilicata 3 mila imprese verdi

“Dalla chimica alla farmaceutica, dal legno-arredo all’high tech, dalla concia alla nautica, passando per l’agroalimentare, l’industria cartaria, tessile, edilizia, minerali non metalliferi, per la meccanica, l’elettronica e i servizi. Oltre che i più classici settori delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica, del ciclo dei rifiuti e della protezione della natura. Tante sono le declinazioni della green economy italiana. Un filo verde e dinamico, che attraversa, innova e rende più competitivi tutti i settori della nostra economia, compresi quelli più maturi e tradizionali. È quanto emerge dal Rapporto GreenItaly 2012 che Fondazione Symbola e Unioncamere hanno presentato oggi a Roma”. E’ quanto si legge in un comunicato congiunto della Fondazione e Unioncamere. Per quanto riguarda la Basilicata emerge che “la Regione può contare su 2.721 imprese green, il 22,5 per cento della regione. Nella graduatoria regionale secondo il numero delle imprese che hanno investito o investiranno tra il 2009 e il 2012 in prodotti e tecnologie green, si colloca al penultimo posto. Per quanto riguarda le province, invece, Potenza si colloca al primo posto con 1.821 imprese green, il 22,9 per cento sul totale delle imprese della provincia, segue Matera con 900 imprese green, equivalenti al 21,5 per cento del totale delle imprese della provincia”.
“La peculiarità della green economy italiana – si legge inoltre nel comunicato –  infatti, sta proprio nella riconversione in chiave ecosostenibile anche dei comparti tradizionali dell’industria italiana di punta. Il Paese ha sviluppato in maniera diffusa nelle sue imprese e nei territori una reinterpretazione della green economy del tutto particolare, che incrocia le vocazioni delle comunità con la tecnologia e la banda larga, la filiera agroalimentare di qualità legata al territorio con il made in Italy e la cultura. La green Italy è una rivoluzione verde che già oggi interessa il 23,6 cento delle imprese industriali e terziarie con almeno un dipendente che tra il 2009 e il 2012 hanno investito o investiranno in tecnologie e prodotti green. E che attraversa il Paese da Nord a Sud, tanto che le prime dieci posizioni della classifica regionale per diffusione delle imprese che investono in tecnologie green sono occupate da quattro regioni settentrionali e sei del Centro-Sud. Le imprese della green Italy, inoltre, sono quelle che hanno la maggiore propensione all’innovazione: il 37,9 per cento delle imprese che investono in eco-sostenibilità hanno introdotto innovazioni di prodotto o di servizio nel 2011, contro  il 18,3 per cento delle imprese che non investono green. Idem dicasi per la propensione all’export: il 37,4 per cento delle imprese green vanta presenze sui mercati esteri, contro il 22,2 per cento delle imprese che non investono nell’ambiente”.

bas 06

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