"Nonostante la mancanza del numero legale nella riunione convocata ieri a Castrovillari per decidere le sorti della Centrale del Mercure, la Provincia di Potenza, presente all'incontro, ha ribadito il parere sfavorevole alla riattivazione dell'impianto a biomasse e ha proposto la bonifica del sito che, essendo dismesso dalla metà degli anni Novanta, sminuisce fortemente la vocazione turistico-ambientale dell’area". È quanto affermato dal vicepresidente della Provincia di Potenza e assessore all'Ambiente Massimo Macchia, riportando la posizione espressa dall'Ente con l'approvazione all’unanimità di un ordine del giorno, nella seduta consiliare del 10 novembre 2010.
“La Provincia di Potenza è sempre stata coerente, dichiarandosi sin da subito, in un clima di incertezza generale, contro la riconversione della Centrale del Mercure, che mal si concilia con le vocazioni ambientali e naturalistiche dell'area interessata. Senza dimenticare – ha aggiunto Macchia – l'impatto negativo che si ripercuoterebbe sulla tenuta e la sicurezza delle strade provinciali, in conseguenza dell’aumento dei volumi di traffico. In questo contesto, quel progetto di riconversione che prevede di “importare” biomasse da altre regioni non è compatibile con un territorio che si trova nel cuore del Parco nazionale del Pollino".
"La direzione perseguita dalla Provincia di Potenza è quella della produzione di energie da fonti rinnovabili, immaginando anche la filiera del legno come produttiva a servizio di piccolissime centrali, cosa che stiamo sperimentando in alcuni edifici scolastici, nell’ambito del programma “Scuole ecologiche, scuole sicure”. L’Ente, inoltre, svolge un ruolo da protagonista come “struttura di supporto” del Patto dei sindaci – ha aggiunto Macchia – uno strumento che vede coinvolte le autorità locali e regionali nel raggiungimento degli obiettivi europei in materia di efficienza energetica e utilizzo delle fonti rinnovabili e che ha già portato all’approvazione da parte dei comuni dei primi cinque piani di azione per la sostenibilità energetica (Paes). C’è, infine, da affrontare, con particolare attenzione – ha concluso il vicepresidente – il tema del futuro dell’area in cui si trova la Centrale del Mercure. Nel caso in cui non si proceda alla sua riattivazione, è necessario chiedersi cosa possa diventare, senza una indispensabile operazione di bonifica che la possa rendere compatibile con l’ambiente circostante”.
r.a.-bas 08