Singetta su provvedimento disciplinare medico S.Carlo

Per il capogruppo Api “la scelta del procedimento disciplinare sembra dettata dall’esigenza di mostrare una nuova linea di condotta, più che dalla volontà di riscattare l’immagine del nosocomio”

“In un momento caratterizzato da molteplici problematiche organizzative che stanno seriamente compromettendo il ruolo e la funzione del più grande nosocomio della Basilicata (oggetto, come tutti sanno, della rinuncia del D.G. dott. Des Dorides dopo pochi mesi e della nomina in sua sostituzione del dott. Maruggi), le notizie che giungono dagli organi di stampa non riguardano progetti di riqualificazione della struttura, di un suo rilancio o di iniziative capaci di motivare il personale interno, ma solo nomine verticistiche inserite in quella che sembra una ‘guerra’ personale del Direttore Generale nei confronti di uno dei più stimati professionisti, quali il dott. Giulio Strangio”. Ad affermarlo il consigliere regionale di Alleanza per l’Italia, Alessandro Singetta.

“La scelta di avviare un procedimento disciplinare, che si è concluso, almeno per il momento, con un provvedimento giudiziario favorevole al professionista, con annullamento della sanzione e condanna alle spese per l’Ospedale – sottolinea Singetta – sembra dettata dall’esigenza di mostrare una nuova linea di condotta, più che dalla volontà di riscattare l’immagine, invero un po’ offuscata, dell’Ospedale S. Carlo. Già alcune organizzazioni sindacali, tra cui in particolare la ‘Cisl-Medici’, hanno sottolineato gli aspetti deleteri di tali comportamenti che non fanno altro che accentuare una conflittualità interna che certo non giova all’Azienda, al suo personale, ai pazienti”.

“L’auspicio – conclude il consigliere – è che l’episodio possa considerarsi chiuso e non reiterabile e che se ne faccia tesoro per ripristinare il tema di collaborazione e sereni rapporti, presupposto indispensabile per il lavoro di chi deve occuparsi della salute altrui ed elemento imprescindibile su cui fondare ogni progetto di rilancio dell’Ospedale”.

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