A.B, Rosa: nel Pd continua “la Basilicata delle facce nuove”

Presentata dal consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa un’interrogazione per chiedere a De Filippo “quali valutazioni sono state fatte e se Anatrone abbia i requisiti di legge per accedere alla mansione di responsabile dell'Autorità di bacino”

“Basilicata ‘dell’Innovazione Continua’ di De Filippo, certo a parole, ma non nei fatti, se poi l’innovazione fa a pugni con la ‘immeritocrazia’, il quadro non può che essere desolante. Come nel caso della nuova nomina del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino di Basilicata dove è stato scelto l’ing. Antonio Anatrone, sì un professionista ma come tanti”. A dichiararlo il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa.

“Quali sono i meriti del ‘prescelto’ – chiede Rosa – dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino? Semplice il suo curriculum la cui voce fondamentale è: iscritto al Partito democratico.
Questa è la meritocrazia per un posto importante in un Ente che è svilito da una pura lottizzazione senza pudore e ritegno. Infatti, neanche il curriculum dell’ing. Anatrone è stato presentato (anche se risulta citato come allegato alla delibera non è presente), era evidentemente del tutto superfluo. Per questo motivo è stata presentata un’interrogazione per chiedere a De Filippo quali valutazioni sono state fatte e se Anatrone abbia i requisiti di legge per accedere alla mansione di Dirigente regionale.
La legge esiste, tra altro voluta da questa maggioranza, ossia la legge regionale n. 2/2001 all’articolo 7 prevede che il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino deve essere scelto tra i funzionari regionali di primo livello dirigenziale o tra i professionisti esterni. Va da sé che, anche i professionisti esterni, devono possedere almeno i requisiti previsti per assumere l’incarico di dirigente”.

“Abbiamo richiesto al governatore De Filippo – riferisce Rosa – l’eventuale elenco di funzionari regionali di primo livello dirigenziale e/o professionisti valutati dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino per la citata carica ed anche il curriculum dell’ing. Anatrone. Nell’interrogazione si chiedono anche i motivi aziendali, di organizzazione e di competenza professionale per i quali si è proceduto alla scelta dell’ ing. Anatrone e se nella valutazione si è fatto riferimento anche al possesso, da parte dell’ing. Anatrone, dei requisiti previsti dalla legge per l’accesso alla dirigenza regionale”.

“Attendiamo una risposta da parte dell’Amministrazione regionale a riguardo. Speriamo – dice Rosa – che non sia la solita: il compagno Anatrone era rimasto senza una poltrona, bisognava sistemarlo a 116.080 euro all’anno, più 20 per cento quale premio di risultato, cui si aggiungono il rimborso delle spese di viaggio, di vitto e alloggio, conformemente a quanto sosteneva Totò in suo celebre film ‘Alloggio, vitto, lavatura, imbiancatura e stiratura’. Nella Basilicata dell’innovazione ‘continua’ – è la conclusione di Rosa – la lottizzazione”.

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