“L’Ente Parco del Pollino, nei prossimi giorni, dovrà esprimere, in seno alla Conferenza dei Servizi convocata dalla Regione Calabria, il proprio parere in merito al progetto di riattivazione della centrale del Mercure, il progetto che prevede nella valle del Mercure una centrale a biomasse della potenza di 35 Megawatt elettrici. Il silenzio viene considerato assenso e diventa perciò indispensabile che gli organi tecnici dell’Ente esprimano il proprio parere”. E’ quanto afferma, in una nota, il vicepresidente dell’Ente Parco nazionale del Pollino, Franco Fiore.
“Voglio ricordare che negli ultimi anni sia la Comunità del Parco, sia il Consiglio Direttivo hanno espresso parere negativo riguardo la riattivazione della centrale a biomasse del Mercure”, dato “anche – sottolinea Fiore – in relazione alla crescita negli anni di una opinione pubblica sostanzialmente contraria alla riapertura, è stato un parere sfavorevole alla riattivazione della centrale del Mercure”.
“Sulla base di queste considerazioni e anche perché credo che ogni scelta politica debba essere suffragata da senso di coerenza, dignità e responsabilità, risulta chiaro – aggiunge – che il mio parere, riguardo il progetto di riattivazione della centrale di cui si discute nella Conferenza dei Servizi, è negativo e la mia posizione in merito risulta essere inequivocabile.
Esprimere oggi parere favorevole significherebbe invece autorizzare sul piano politico la direzione dell’Ente ad esprimersi favorevolmente in seno alla Conferenza dei Servizi e significherebbe dare avvio alla realizzazione di quel vecchio progetto di 35 megawatt davvero deleterio per la nostra area protetta. Su questo progetto esprimo il mio totale diniego.
Altra eventuale tipologia progettuale – conclude Fiore – non rappresenta l’oggetto della Conferenza di Servizi convocata dalla Regione Calabria nella quale la Direzione dell’Ente dovrà esprimere il parere”.
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