“I dati deludenti dello sciopero generale della CGIL alla fiat di Melfi con una adesione
del 4% sul turno notturno e del 9% sul turno di mattina, dimostrano la lontananza dei lavoratori rispetto a lotte ideologiche e politiche senza senso in tempi di crisi come quella attuale. Più che di scioperi generali ad orologeria, scanditi da interessi politici, ci sarebbe davvero bisogno di unità e responsabilità. I lavoratori non possono perdere ulteriore retribuzione, quello che dovrebbe preoccupare tutti è l’aumento della cassa integrazione e soprattutto l’incertezza sulle produzioni future non ancora definite”. Lo afferma in un comunicato il segretario regionale della Fismic Marco Roselli.
“Oggi la Fiat comunicherà ulteriori giornate di fermo nei giorni 3,7,10 e 14, – prosegue – si tratta di tutti i lunedì e venerdì delle prime due settimane di ottobre, un segnale negativo che arriva dai mercati in sofferenza al quale la fiat risponde con sospensione dell’attività per adeguare i flussi produttivi. Un sindacato responsabile e partecipativo, si dichiara sempre pronto a tutti i ragionamenti possibili che hanno come obiettivo il rilancio e la competitività dell’azienda per garantire occupazione e salari, ma l’azienda deve metterci del suo con investimenti concreti e progetti lungimiranti, su questi temi i lavoratori di Melfi sono ancora in attesa di risposte e la pazienza sta per scadere”.
BAS 05