“Le Filosofie del Risorgimento”, proseguono i lavori

Nel pomeriggio il confronto su alcuni dei protagonisti della riflessione filosofica italiana che hanno inciso sul processo di formazione della coscienza culturale e dell’identità nazionale

E’ ripreso nel pomeriggio il convegno nazionale “Le filosofie del Risorgimento”, promosso dalla Regione Basilicata con la collaborazione della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi della Basilicata, del dipartimento di Scienze storiche, linguistiche e antropologiche e del dipartimento di Filosofia “A.Aliotta” dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”, della Società filosofica italiana e della Società italiana degli storici della filosofia, dell’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del Cnr, della Deputazione di storia patria, sezione di Potenza e del Centro ateneo orientamento studenti.

Il rettore dell’Università degli studi della Basilicata, Mauro Fiorentino, questa mattina, nel portare i saluti ai relatori presenti, si è soffermato sull’esigenza di rafforzare il grande valore dell’unità nazionale e di saper riconoscere quello altrettanto importante delle differenze di opinioni, di genere e di culture all’interno di un obiettivo unitario quanto più alto possibile. Per il Rettore è indispensabile combattere il disvalore del disconoscimento dell’unità, un percorso validamente rafforzato in questi mesi dal Presidente della Repubblica e dai tanti attori che hanno profuso impegno e dedizione per le tante celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità di Italia.
Fiorentino ha concluso auspicando che l’iniziativa di questi due giorni possa essere colta dai giovani come occasione di crescita culturale e di stimolo alla riflessione.

Maurizio Martirano, dell’Università degli Studi della Basilicata, ha illustrato le ragioni del convegno e le tematiche che verranno affrontate: dal pensiero di Francesco De Sanctis, ai nazionalismi e ai cosmopolitismi scientifici che hanno contrassegnato il dibattito italiano prima del ’48, dal risorgimento cattolico a quello sensista-materialista, dalle origini del processo risorgimentale negli avvenimenti del 1799 alle problematiche filosofico-politiche affrontate nella Napoli post-unitaria. Questioni di grande importanza discusse analizzando l’apporto di alcuni dei protagonisti della riflessione filosofica italiana (Pagano, Lomonaco, Romagnosi, Pellico, Rosmini, Gioberti, Ferrari, De Sanctis, Labriola) vale a dire di quegli autori che hanno inciso sul processo di formazione della coscienza culturale e dell’identità nazionale.

Fulvio Tessitore, dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” e accademico dei Lincei ha tenuto una prolusione sulla filosofia di Francesco De Sanctis attraverso la “Storia della letteratura italiana” seguito da Stefano Poggi, dell’Università degli studi di Firenze e presidente della Società filosofica italiana il quale si è soffermato sui nazionalismi filosofici e cosmopolitismi scientifici prima del ’48. Sempre in mattinata, Michele D’Andrea del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica italiana, ha tenuto una relazione su “L’inno svelato. Demistificazione del ‘Canto degli Italiani’”.
I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con le relazioni di Giuseppe Cacciatore, dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” e accademico dei Lincei, sulle filosofie del Risorgimento e Umberto Carpi, Università degli studi di Pisa, sul Risorgimento cattolico e sensista-materialista.
I docenti universitari Luciano Melusa (Università degli studi di Genova), Mauro Moretti (Università degli stranieri di Siena) e Luigi Punzo (Università degli studi di Cassino) si confronteranno sul pensiero di Rosmini, Villari e Labriola.

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