“L’Assemblea di Res Tipica, l’Associazione creata dall'ANCI, delle città di identità e dei Borghi Più Belli D'Italia, all’unanimità si è dichiarata contraria alle misure adottate con la “Riduzione dei costi relativi alla rappresentanza politica nei Comuni”, che interviene pesantemente sull’autonomia dei Comuni fino a 1.000 abitanti e sui livelli democratici di rappresentanza di tutti i piccoli Municipi.
Res Tipica, che si oppone al metodo dell’imposizione dall’alto di chiusure e tagli – sottolineando che il costo dei piccoli Comuni incide minimamente rispetto ai costi degli altri livelli istituzionali, ed auspica l’apertura di un grande dibattito nazionale sugli assetti futuri del governo locale, dove ridiscutere i ruoli di Stato, Regioni, Province e Comuni – aderisce alla mobilitazione nazionale indetta dall’ANCI per la giornata odierna e si propone di organizzare pubbliche assemblee per trasmettere il valore politico-economico generato dalle attività di promozione e valorizzazione dei territori attivate dai 2000 Comuni aderenti.
“Difendere i Comuni di identità dai tagli della recente Manovra – spiega Massimo Caporeale, coordinatore regionale di Campania e Basilicata dell’associzione “Borghi più Belli d’Italia” – significa tutelare un modello di sviluppo economico, ambientale e culturale che attiva economie locali e rappresenta uno strumento necessario per la crescita del turismo di identità, senza il quale ci sarà una forte regressione della competitività del nostro Paese”.
Il contributo al dibattito, auspicano gli organizzatori del Movimento, potrà portare ad una seria riflessione sul futuro degli assetti istituzionali nel Paese, per trovare soluzioni che facciano crescere la consapevolezza e prendere le decisioni giuste a valorizzare al meglio il grande patrimonio esistente sui territori di cui i comuni, piccoli e grandi ma più i primi, sono tutori e gelosi custodi oltre che valorizzatori e promotori.
BAS 05