Il programma e i contenuti della Festa Nazionale dell’Agricoltura promossa quest’anno a Torino dalla CIA-Confederazione Italiana Agricoltori saranno presentati nel capoluogo piemontese giovedì 8 settembre in una conferenza stampa alla quale – spiega un comunicato – interverranno il sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente della Cia nazionale Giuseppe Politi, il presidente della Cia Piemonte Roberto Ercole e il sindaco di Matera (città da dove è, appunto, partita l’iniziativa della “Carta”) Salvatore Adduce. Nell’occasione la “Carta di Matera” della Cia verrà sottoscritta anche dal sindaco di Torino Piero Fassino.
La Cia – aggiunge la nota – celebra i 150 dell’Unità d’Italia, portando a Torino, prima capitale d’Italia, la Festa nazionale dell’agricoltura, con il passaggio di testimone dai dirigenti lucani che hanno realizzato nel settembre 2010 la Festa a Matera a quelli piemontesi. Per la Città di Matera è un’ ulteriore opportunità per rafforzare la candidatura di capitale europea della cultura 2019 saldando il patrimonio culturale a quello dell’antica civiltà contadina.
Dall’8 all’11 settembre, dunque, gli splendidi Giardini Reali della città sabauda ospiteranno la VI edizione di questa importante iniziativa, che unirà momenti dedicati all’approfondimento dei più importanti temi riguardanti il primo settore a elementi di intrattenimento, come degustazioni e mercatini che esporranno i prodotti tipici delle varie regioni italiane, animazione, laboratori e spettacoli anche per i più piccoli.
Per il presidente lucano della Cia Basilicata, Donato Distefano, “sarà l’occasione per saldare l’agricoltura del Sud a quella delle altre aree del Paese e per affrontare in una visione organica e nazionale i problemi dei produttori della terra. Siamo in presenza – aggiunge – di una manovra del Governo dannosa, confusa, priva di misure essenziali per la crescita del sistema economico del nostro Paese, di tagli indiscriminati e interventi penalizzanti. Per le imprese non vi sono misure adeguate per rilanciare sviluppo e competitività. Un discorso che vale soprattutto per l’agricoltura che, nonostante la sua grande vitalità, è alle prese con una situazione estremamente difficile, con costi in continuo aumento e una burocrazia veramente asfissiante. È pertanto indispensabile -continua il presidente – che il governo tenga conto del documento unitario del mondo agricolo (Cia, Confagricoltura, Coldiretti e Copagri), nel quale si chiede l’apertura di uno specifico Tavolo per l’agricoltura, in particolare per attuare politiche incisive volte alla promozione e alla difesa del ‘made in Italy’ di qualità, come leva competitiva del paese in grado di valorizzare il lavoro, il capitale e il territorio italiano”.
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