Maestri del Lavoro: Più impegno su dissesto idro-geologico

"E’ tempo di ripensare e riconsiderare un più deciso impegno sul versante dell’assetto idro-geologico del territorio lucano, fino a prefigurare un vero e proprio Piano Regolatore Regionale, capace di salvaguardarlo dalla cementificazione, dai detrattori ambientali e da un uso corretto del patrimonio agro-silvo-pastorale, iniziando dalle aree protette". Lo sostiene Antonio Papaleo, console della Federazioen dei Maestri del Lavoro di Basilicata.
"Dove sono state – chiede Papaleo – le Autorità Istituzionali preposte a queste come ad altri fenomeni disastrosi conosciuti e anche studiati, quali l’erosione delle coste o l’interramento degli invasi? Sono, purtroppo, rimaste inattive e distratte, come è evidente con riferimento alla atavica vulnerabilità di una regione, già definita da Nicola Sole “sfasciume pendulo”.
"Eppure – spiega ancora il console dei Maestri del Lavoro – proprio per questa endemica ed antica problematica, di cui si era ampiamente consapevoli, aggiunta alla elevata sismicità, comprovata ciclicamente nel tempo e vissuta dai lucani sulla propria pelle,come per il terremoto del 23 Nov.’80, ed a valle di quel terribile evento, fu individuata ed insediata, fra le quattro Facoltà previste dal nuovo Ateneo, quella di Geologia, fatta diventare lentamente sempre più “ anemica”, fino a prefigurare una sorta di agonia, in ragione delle continue e crescenti difficoltà".

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