“Voci ed indiscrezioni diffuse da agenzie di stampa sui programmi immediati e futuri della Fiat che escluderebbero Melfi, da una parte e dall’altra notizie diffuse dalla Regione Abruzzo sull’ “interesse” manifestato dall’a.d. Fiat Marchionne per la realizzazione di un Campus per la filiera del sistema meccanico-automotive in provincia di Chieti richiedono un’iniziativa non più rinviabile di sindacati e Giunta Regionale”. Lo sostengono in una dichiarazione congiunta i segretari generali regionali della UIL Carmine Vaccaro e della UILM Vincenzo Tortorelli.
“Se le vendite in Europa di Fiat Group hanno chiuso in flessione sia a luglio (-9,9% a 75.365 unita), sia ad agosto (-7,6% a 45.585 unità) e le quota di mercato sono scivolate a luglio al 7,2%, contro il 7,8% di un anno fa, e ad agosto al 5,8%, dal 6,8%), la casa torinese – sottolineano Vaccaro e Tortelli – si appresta a rinnovare la gamma e a commercializzare le Lancia Thema e Voyager e la nuova Fiat Panda. A Torino, in particolare, è attesa la decisione sul nuovo modello da produrre a Mirafiori, dove sulla carta continua ad essere prevista la produzione dei suv Alfa Romeo e Jeep. Marchionne a Francoforte ha promesso una decisione "entro poche settimane" e le voci sul nuovo prodotto continuano a rincorrersi: dopo la city car e il minisuv, s'ipotizza che possa essere realizzata a Torino anche la vecchia Ypsilon, attualmente prodotta a Termini Imerese, che andrebbe ad affiancarsi all'Alfa Mito e al nuovo modello ancora da scegliere. Si tratta per la Ypsilon – precisano i segretari di UIL e UILM – di un modello storico prodotto a Melfi dove ancora non si individua il secondo modello più volte promesso. Anche la notizia dell’incontro del vicepresidente della Regione Abruzzo, con delega allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, con Marchionne sul Campus auto motive in Abruzzo – dicono Vaccaro e Tortorelli – confermano che l’atteggiamento della Giunta Regionale che come è noto ha sottoscritto un’intesa con Marchionne sul Campus di Melfi non può continuare ad essere di seconda fila rispetto ad iniziative di altre Regioni o peggio ancora improntato all’attesa di una chiamata. Sia chiaro: il sindacato su progetti di Campus come su produzioni di vecchi e nuovi modelli di auto in altri stabilimenti non intende certamente scatenare una sorta di competizione tra Regioni e territori tanto più del Sud. Soprattutto se la Regione Abruzzo mette sul piatto 34 milioni di euro di fondi FAS per realizzare un polo auto capace di dare tra i 25 e i 30 mila addetti con un fatturato tra i 7 e gli 8 miliardi di euro. Piuttosto sia il secondo modello a Melfi che il progetto di Campus non possono essere considerati acquisiti fino a quando dal manager della Fiat vengono comportamenti diversi. E sul Campus a San Nicola di Melfi – concludono Vaccaro e Tortorelli – la Giunta Regionale si gioca la faccia”.
BAS 05