I consiglieri regionali dell’intergruppo illustrano la serie di incontri programmati che si chiuderanno a Potenza volti a stabilire contatti diretti con la gente e a raccogliere proposte per essere in Consiglio vera rappresentanza
“Ripartire dal sud della Basilicata per percorrere la regione ed integrarsi con il territorio”.
E’ la filosofia del progetto presentato lunedì, 3 ottobre, a Rotonda, dai consiglieri dell’intergruppo in Regione Basilicata, Roberto Falotico, Franco Mollica e Ernesto Navazio insieme ad Angelo Tosto, che così motivano questo viaggio nella regione appena intrapreso: “Vogliamo un nuovo inizio – dicono – fatto di contatto diretto con la gente, di raccolta di proposte, di presenza sul territorio, per essere in Consiglio vera rappresentanza. Vogliamo un’integrazione vera con i territori, raccogliendo il monito di Napolitano che chiama i cittadini all’esercizio della democrazia attiva e che ricorda a tutti come la politica sia fatta dal popolo nella sua unità”.
E, quindi, tutti uniti, oltre gli steccati dei singoli posizionamenti e nell’alveo comune del centro moderato e riformista, i presenti all’incontro, delegati delle istituzioni locali, sindaci e consiglieri, e della Provincia di Potenza, cittadini comuni e i tre consiglieri regionali hanno dialogato sulla “necessità di promuovere responsabilmente cambiamenti e riforme, al fine di salvaguardare la coesione sociale, operare per attutire il più possibile i contraccolpi della crisi cui la Basilicata è esposta, creare una prospettiva di sviluppo sostenibile e duraturo. Quattro le parole d’ordine: occupazione, sanità, ambiente-urbanistica e risorse naturali. Uno il metodo di lavoro: uno stare insieme, avendo per collante l’unitarietà e l’efficacia delle risposte che l’intergruppo di consultazione in Regione, i rappresentanti delle due Province e il leader dell’opposizione al Comune di Matera, sapranno offrire ai territori. Ciò in attesa che il vento del cambiamento contagi le amministrazioni a tutti i livelli”.
“Un cambiamento nella liturgia fra politica e gente comune che – fanno sapere – a Rotonda è partito da una feconda inversione di ruoli: prima hanno parlato i presenti esponendo liberamente pensieri e idee e poi hanno risposto i rappresentanti delle istituzioni. Questo è ciò che è emerso. La forza di un gruppo che deve crescere per scongiurare la stagnazione politica ed economica e per evitare che la Basilicata affondi nelle sabbie mobili di un sistema, figlio di un capitalismo sfrenato e in consunzione, ma padre di futuro ancora incerto. Bisogna ragionare anche con la maggioranza per il bene della Basilicata, lavorare a soluzioni che siano funzionali ad interi territori, insistere sulla strada di una concentrata operatività e formalizzando tangibilmente i progetti. Evitare che la stessa giacca, tirata da troppi singoli, si strappi e cada sotto la scure di una sconfitta inaccettabile”.
“Dalla nascita dell’intergruppo in poi – riferiscono Falotico, Mollica e Navazio – è stato più proficuo incassare l’approvazione di mozioni criteriate in opposizione al potere costituito, fatto di lotta fra bande, schiacciato su una mediazione distolta dalla bontà delle idee e suddita del mantenimento di un equilibrio. Noi andiamo avanti per tutti, con la porta del dialogo sempre aperta, ma con un orizzonte terso, che coincide con la sfida massima: lavorare per il bene comune. Ciò sarà possibile diventando esempio di un ‘Noi’ vero, sostanziale e rappresentativo. Un ‘Noi’ disposto a contaminarsi con quanti rinnegano la politica separatista e rispondono alle spinte alla polverizzazione con la comunione d’intenti. Non abbiamo mete da conquistare che corrispondono a poltrone, bensì lavoriamo perché il criterio della meritocrazia delle proposte passi per il riconoscimento della verità e la consapevolezza della realtà della Basilicata e globale per ciò che è”.
“Bisogna che i fuochi accesi, le sentinelle sui territori restino all’erta e pronte al richiamo del ‘se non ‘Noi’ chi?’. Perché governare la crisi e immaginare i nuovi scenari è compito nostro, perché noi siamo chiamati a nuove responsabilità, perché il riformismo moderato può fare bene. Per questo – affermano Falotico, Mollica, Navazio e Tosto – siamo partiti dal sud della Basilicata e la risaliremo in un mese fitto di appuntamenti, la cui conclusione sarà celebrata con un convegno regionale a Potenza”.