Santochirico su intesa piano paesaggistico

Per l’esponente del Pd buona occasione per rifiutare la deregulation e rilanciare la pianificazione paesaggistica

 “L’intesa siglata fra Stato e Regione Basilicata per la redazione del Piano di tutela e valorizzazione dei caratteri paesaggistici, storici, culturali e naturalistico ambientali del territorio regionale è una buona notizia. Segna il punto di approdo di un lungo lavoro per rendere copianificatori delle valenze paesaggistiche lo Stato e la Regione, al di fuori di ogni tentazione neocentralistica, ripetutamente riemersa negli anni scorsi in questa materia, a vantaggio di una relazione paritaria e cooperativa, ben simboleggiata dal tavolo paritetico che si è costituito”.

Lo sottolinea il consigliere regionale del Pd, Vincenzo Santachirico, il quale fa notare che “per la Regione Basilicata é l’occasione di ridare impulso e vigore alla redazione del Piano Paesaggistico regionale, avviata nel 2009, in una visione particolarmente avanzata che conduceva a dotarsi di uno strumento di tutela, governo ed uso del territorio della Basilicata. Uno strumento che avrebbe costituito la sintesi del Piano strutturale e della Carta del Suolo, previsti dalla legge regionale 23 del 1999, rimasta in questa parte inattuata. E deve essere l’occasione per rilanciare la centralità della pianificazione e della programmazione territoriale, rivedendo anche la legge sul governo del territorio, per potenziarla e renderla più efficace, rifuggendo ad ogni tentazione di deregulation, magari sotto la spinta di presunte logiche anticongiunturali, come quelle connesse ai risorgenti cd. Piani casa, la cui pericolosità per il territorio è stati messa in luce dai recenti provvedimenti del Lazio e della Sardegna, fortunatamente impugnati”.

“La Basilicata – conclude Santochirico – deve rinnovare la costante tensione a trovare il giusto equilibrio fra sviluppo e tutela, reso ancora più necessario da un’accresciuta sensibilità e coscienza ambientale, ulteriormente evidenziata dai recenti accadimenti che hanno segnalato la continua esposizione del territorio regionale a rischio di inquinamento e compromissione”.

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