Prinzi (Idv), da Provincia prima risposta a Gruppo Lucano

"Sono certo che la Provincia di Potenza farà la sua parte per dare quella risposta dovuta ai problemi sollevati dal Gruppo Lucano della Protezione Civile che rivendica, innanzitutto, l’attenzione delle istituzioni per l’impegno volontario svolto in regione e fuori dei confini regionali”. A sostenerlo è il presidente del gruppo IdV alla Provincia Vittorio Prinzi che ha espresso al presidente dell’associazione con sede a Viggiano, Giuseppe Priore, il “pieno sostegno all’iniziativa di mobilitazione”, finalizzata – evidenzia Prinzi – a “smuovere quella che non è solo disattenzione finanziaria, manifestata sinora dalla Regione, ma più in generale all’attività di circa 4mila volontari”.
Secondo Prinzi “una prima azione da mettere in campo, da parte dell’Amministrazione Provinciale, è quella di prevedere un programma di formazione professionale nell’ambito del nuovo piano provinciale che sarà a breve definito, di concerto con l’Apofil. Il programma – spiega l’esponente di IdV – risponde a due esigenze: rafforzare la formazione e qualificazione dell’operatore di protezione civile in modo da prepararlo in maniera sempre più efficace ad ogni evenienza e calamità naturale e intervento di soccorso; garantire un sostegno finanziario diretto ed indiretto al Gruppo Lucano della Protezione Civile. La condizione prioritaria perché la Provincia possa procedere in questa direzione – dice Prinzi – è rappresentata dalla nuova Intesa istituzionale triennale Regione-Provincia in materia di formazione professionale che è lo strumento essenziale per il trasferimento dei fondi alla Provincia e con essi la piena titolarità della delega di programmazione nel settore, rilanciando compiti e funzioni dell’Apofil. Ai volontari del Gruppo Lucano, che rappresenta un punto di orgoglio delle nostre comunità che credono fortemente nei valori della solidarietà e del volontariato, vanno la nostra gratitudine e il riconoscimento dell’attività svolta in tante situazioni di emergenza e difficoltà per le nostre popolazioni. Sono convinto che senza la presenta di questi “angeli del volontariato” le stesse comunità della Val d’Agri che vivono rischi quotidiani per la presenza delle attività del Centro Oli Eni-Agip di Viggiano e di quelle petrolifere in generale si sentirebbero meno sicuri e protetti”.
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