Bonus benzina, Autilio: serve una risposta istituzionale

Per il consigliere regionale dell’Idv dopo la sentenza del Tar del Lazio occorre affermare il principio della titolarità delle scelte che riguardano la gestione degli utili del petrolio lucano

“E’ dal 17 marzo scorso, dall’annuncio del vice governatore della Regione Veneto Marino Zorzato (Pdl) di far ricorso al Tar del Lazio sul provvedimento di ‘bonus’ benzina, che ho messo in guardia Giunta, Consiglio e i gruppi consiliari a mostrare la dovuta attenzione alla questione attrezzandoci sia sul piano legale che su quello politico contro un’evenienza che, pare, sia realmente accaduta”. E’ il commento del consigliere Antonio Autilio (Idv), che è anche presidente della seconda Commissione permanente del Consiglio regionale, per il quale “la Regione Veneto, per la presenza di un impianto rigassificatore sul suo territorio, rivendica lo stesso diritto della Basilicata per l’estrazione del petrolio. Un diritto che, nelle modalità e nell’entità, non spetta a noi riconoscere e che, ci risulta, sia stato al centro della estenuante trattativa sui bonus benzina promessi dallo Stato alla Basilicata e al Veneto, a seguito di un emendamento leghista alla legge 99 del 2009, che pure è riuscito ad inserire tra i beneficiari, accanto alle regioni che ospitano le estrazioni, quelle che accolgono i rigassificatori (ossia, oltre al Veneto, Liguria, Emilia e Marche)”.

“La Giunta regionale del Veneto – aggiunge Autilio – dovrebbe prendersela con il Governo nazionale e con i parlamentari della maggioranza di Governo della sua regione più che con la Basilicata, ‘accusata’, senza ragione, di voler prendere tutto per se il fondo alimentato dalle compagnie petrolifere e che è stato diviso sulla base dell’effettiva produzione di idrocarburi, ammettendo alla ripartizione anche le Regioni Piemonte, Puglia, Calabria, Molise, Marche, Emilia. Con il ricorso al Tar si punta dunque a bloccare il beneficio per la Basilicata e, a leggere le dichiarazioni di esponenti politici veneti di Lega e Pdl, a rimettere tutto in discussione sino a ‘spaventare’ il Governo e i sottosegretari Saglia e Viceconte firmatari del Memorandum d’Intesa. Sia chiaro, noi non cambiamo posizione: il bonus così come è stato concepito è insoddisfacente e si riduce a poche decine di euro, tra l’altro assegnate indistintamente sul piano reddituale. Il decreto ministeriale presenta, inoltre, aspetti di vero e proprio spreco perché per realizzare la card e per distribuirla sono necessarie spese aggiuntive non certo irrilevanti che sono destinate ad abbassare il valore reale del buono di sconto”.

Per Autilio, infine, “ bisogna condurre una battaglia politico – istituzionale, coinvolgendo tutte le Regioni che si riconoscono non a parole nel federalismo solidale, per affermare non solo il principio della titolarità delle scelte che riguardano la gestione degli utili del petrolio lucano, risorsa energetica strategica per il Paese, quanto la determinazione del beneficio che in questo caso vale per la Basilicata (e non solo) ma su altre questioni riguarda altre Regioni”.

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