“Frustrante condizione dei dipendenti e mancata credibilità per l’Agenzia intera. Rimostranze dei corsisti e delle società fornitrici di servizi”. C’è proprio tutto nell’interpellanza protocollata oggi dal coordinatore dei gruppi di minoranza in Consiglio provinciale, Aurelio Pace, che parla di “naturale e indisturbato impoverimento del sistema formativo, il cui stallo porterà, di questo passo, alla caduta in picchiata”.
“Pare – sostiene – che cessato il pressing mediatico non si riesca più a sapere molto della tanto invocata riforma dell’Apof-IL. A quest’opposizione non piaceva allora un metodo poco fattivo e molto fumoso di risolvere quel grosso nodo e piace ancora meno oggi prendere coscienza di come le cose, se possibile, siano addirittura peggiorate”.
Nell’interrogazione, infatti, Pace chiede esplicitamente di voler fare i conti “su quale sia lo stato dei pagamenti a dipendenti, formatori, corsisti e società di servizi che hanno rapporti con l’Apof-IL e su quale sia lo stato delle attività in corso a confronto con quanto relativamente programmato.
Non soddisfano – precisa – le risposte fornite dall’Ente alle precedenti interrogazioni sull’argomento e lasciano basiti le notizie che arrivano dal fronte del Progetto “Vie Blù”. Un susseguirsi di coni d’ombra che fa della Provincia quanto meno un pessimo pagatore anche quando deve limitarsi a gestire fondi europei messi a disposizione dalla Regione Basilicata.
E’ di appena qualche mese fa, l’accordo che ufficializzava il raggiungimento delle 150 giornate per la gran parte dei lavoratori “Vie Blù”. Un traguardo indispensabile ad avere la disoccupazione per il resto dell’anno e già siamo costretti a ritornare sulla gestione poco illuminata del progetto da parte della Provincia di Potenza. Dichiara Pace quando nella seconda interrogazione chiede di poter sapere “i motivi che hanno prodotto la mancata indennità di rimborso chilometrico per gli ultimi due mesi del 2010 ed il perché del mancato pagamento della mensilità di ottobre 2009 per i soli lavoratori della base di Atella”.
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