Il progetto Visioni Urbane – la scheda

Realizzato con il ministero dello Sviluppo economico e con la collaborazione del Formez, Visioni Urbane è uno dei pilastri del Patto con i Giovani, un programma della Regione Basilicata che ha, tra i suoi obiettivi, quello di incanalare la creatività e lo spirito di iniziativa verso progetti di crescita economica e sociale.
Invece di aprire subito cantieri, Visioni Urbane è partito dai contenuti.
Dal 2007 ad oggi, sono state diverse le tappe del percorso. In primo luogo, con un metodo del tutto innovativo, ci si è rivolti alla progettazione delle idee. Visioni Urbane ha coinvolto e messo in rete 150 imprese e associazioni lucane operanti nei vari settori della creatività, mettendoli in relazione con esperti e intellettuali di tutto il mondo. I workshop con Bruce Sterling e Massimo Banzi sulle tecnologie quali fattori abilitanti la creatività, con la Fura del Baus, con l’esperto di fund raicing Pete Tideman, con Francesco Bernabei della Fondazione Pistoletto per la redazione dei Business Plan, con Fazette Bordage sul tema specifico della programmazione di centri creativi e, infine, quello con Paolo Verri sono stati momenti fondamentali che hanno accompagnato la scena creativa lucana in oltre due anni, a cui si sono aggiunti i Laboratori e le esperienze creative all’Open Days di Matera.
Per garantire trasparenza, partecipazione e massima visibilità, sono stati creati un blog e una community, luoghi di circolazione e di condivisione delle idee.
I creativi lucani si sono percepiti non entità frammentate ma comunità, raggiungendo un maggior grado di armonia e di collaborazione. Dal gruppo dei creativi sono scaturite proposte progettuali e indicazioni sui siti dove ubicare i Centri per la creatività. Visioni urbane rilancerà cinque spazi: l’Ex centro polifunzionale di Tito a Potenza, inaugurato oggi; l’ex area verde attrezzata di Marconia di Pisticci (Mt); la Casa Cava a Matera; l’ex macello comunale a Rionero in Vulture (Pz); l’ex centro dell’artigianato della Val Sarmento a San Paolo Albanese (Pz), scelti secondo precisi criteri quali: proprietà pubblica; metratura ampia e polifunzionalità; accessibilità; presenza e disponibilità di più organizzazioni, imprese, cittadini in grado di animare lo spazio; modularità; fascino paesaggistico e significatività storica; cantierabilità.
La progettazione, la ristrutturazione e l’allestimento degli immobili destinati a Centri per la creatività sono stati realizzati in stretta interazione tra Regione e Comuni proprietari degli immobili, definendo il modello gestionale e il percorso di selezione del soggetto gestore. Tutto questo in stretto raccordo con la community dei creativi.
Il prossimo passo sarà il bando per la scelta del soggetto gestore.

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