Per l’esponente del Pdl “la ricerca di equilibri interni alla maggioranza impedisce l’assunzione di decisioni urgenti che riguardano la soluzione di problemi che, invece, vanno affrontati con immediatezza”
“Azzeramento, reimpasto. Sono i termini che in questi giorni si rincorrono in riferimento alle sorti della Giunta regionale di Basilicata. Di sicuro viviamo una fase di stallo, figlia di tante contrapposizioni all’interno del Partito Democratico e, in un’ottica più ampia, dell’intero centro – sinistra lucano”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli sottolineando che “oggi registriamo una forma di immobilismo dettata esclusivamente dalla ricerca di equilibri interni alla maggioranza che, però, impediscono l’assunzione di decisioni urgenti che riguardano la soluzione di problemi che invece vanno affrontati con immediatezza. Non è un caso che il centrosinistra non sia riuscito sin qui a cambiare le sorti di un territorio che attende invano da anni di potersi incamminare sulla la strada che porta allo sviluppo”.
A parere del consigliere dell’opposizione “adesso, a peggiorare la situazione, è la difficoltà palese nell'affrontare l’attuale crisi di governo regionale. La Giunta a guida De Filippo ha perso credibilità; la gente avverte forte il distacco tra se e il potere politico che non si adopera per arginare le difficoltà che quotidianamente intralciano la serenità delle famiglie e delle imprese”. “Di certo – prosegue Napoli – tante sono le cose che necessitano interventi risolutivi e, proprio in ragione di ciò e delle numerose aspettative andate tradite, sarebbe necessario che i partiti di maggioranza diano esempio di responsabilità anteponendo l'interesse della Basilicata a quello meramente egoistico e partitico che non potrà che ridursi ad occupare una poltrona in più o ad esercitare scampoli di potere che rigettando la logica delle spartizioni secondo la più classica delle prassi consolidate in territorio lucano”.
“Quello che ci spaventa – afferma Napoli – è il trascorre del tempo inutilmente. Un lasso temporale utilizzato per trovare una quadra all’interno di una coalizione di governo tanto ampia quanto disomogenea per cultura, radici, tradizioni e valori di riferimento. In buona sostanza c’è troppa diversità per poter governare in armonia come imporrebbe un vero progetto politico condiviso e non frutto di particolarismi. A noi non interessano i nomi, né le loro appartenenze. Quel che interessa è leggere i programmi di una nuova giunta che, con urgenza, rediga un’agenda politica dalla quale evincere le priorità da affrontare. Una questione non di poco conto in prossimità della finanziaria regionale, vera cartina di tornasole rispetto ai buoni propositi ma anche rispetto ai tanti problemi che attanagliano la nostra regione”.
“Il valzer delle poltrone – conclude l’esponente del Pdl – non appartiene alla nostra cultura, vogliamo semplicemente il bene della nostra comunità. Non è più tempo per pensare alla gestione del potere, occorre agire in fretta, lanciare segnali forti e chiari. Per ridestare un minimo di fiducia alle famiglie, per ridare slancio all'economia, per risvegliare l'entusiasmo dei giovani, per riacquistare quella credibilità smarrita, per disegnare un futuro diverso e migliore alla Basilicata”.