Per il consigliere del Pd “l’eccezionalità delle precipitazioni e dei danni deve unirci tutti, maggioranza e opposizione, in una rivendicazione forte di interventi del Governo nazionale”
“La tempestività dell’azione di soccorso e di rilevazione dei danni, soprattutto da parte della protezione civile regionale, è il frutto di una costante e duratura attività di preparazione e qualificazione”. E’ quanto ha evidenziato nel suo intervento in Consiglio regionale, l’esponente del Pd, Vincenzo Santochirico.
“A due settimane dagli eventi calamitosi – ha sottolineato – vanno ulteriormente approfondite le dinamiche, le cause più remote e più dirette, il sistema comunicativo – informativo e la sua capillarità, gli strumenti di rilevazione e di previsione. Altrettanto importante la mappa precisa dei danni, soprattutto in relazione all’entità e alla tipologia, per consentire, in un secondo momento, una discussione più completa e approfondita”.
A parere del consigliere “la tutela dell’ambiente non è fatta di interventi, di organismi, di provvedimenti di carattere eccezionale ma di programmazione, di adeguate risorse finanziarie, di verifica attenta, di pianificazione. E in Basilicata non partiamo dall’anno zero”. “Piuttosto – ha aggiunto – quanto accaduto obbliga a verificare gli strumenti di governo del territorio che ci siamo dati, dal Piano per la difesa dal rischio idrogeologico ai programmi infrastrutturali, alle politiche di salvaguardia e forestazione, e così via. Ma l’eccezionalità delle precipitazioni e dei danni deve unirci tutti, maggioranza e opposizione, in una rivendicazione forte di interventi del Governo nazionale”. “Se la situazione è straordinaria occorrono risorse straordinarie per affrontare questa situazione. E questo significa avere la necessaria compattezza, l’indispensabile forza per rendere più credibile e incisiva la richiesta al Governo nazionale, che traduca la dichiarazione dello stato di emergenza in importanti risorse aggiuntive. E, una volta ottenutole, si dovrà aprire una seconda fase di discussione in questo Consiglio, nella quale, superata la fase dell’emergenza (soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture e il soccorso immediato a chi ha subito danni irreparabili e agli sfollati) si dovranno individuare le priorità e gli obiettivi strategici”. “E bisogna evitare – continua ancora Santochirico – che all’emergenza siano destinate le risorse che abbiamo a disposizione, distogliendole dalle finalità di sviluppo e di crescita. Una delle azioni che può essere messa in campo è l’utilizzo delle risorse dell’accordo di programma con l’Agenzia Spaziale per un progetto pilota in materia ambientale per misurare la positività, l’idoneità delle tecnologie satellitari dell’osservazione della terra non solo nella ricognizione, come pure è stato fatto, ma soprattutto nella fase di monitoraggio e di costruzione di provvedimenti di governo del territorio. Non meno importante, in prospettiva, è pensare ad un momento unitario a livello politico, che metta l’ambiente e il territorio al centro come grande questione regionale, superando l’attuale frammentazione delle competenze fra i vari dipartimenti regionali”.
“La città di Matera – ha concluso l’esponente del Pd – ha bisogno di una grande attenzione, con fondi aggiuntivi soprattutto per il patrimonio Unesco dei Sassi, senza utilizzare i fondi dell’asse Pisus, essendo questi già stati determinati indirizzati. I beni culturali meritano una particolare considerazione. Non possono ripetersi allagamenti come quello del parco di Apollo Licio, seppellito un’altra volta ancora dalle acque, nonostante si siano spese risorse importanti per tutelarlo da inondazioni.
Ai beni culturali vanno destinati programmi di tutela e valorizzazione che li preservino nel tempo e ne assicurino la fruizione”.