Apofil. Lacorazza e Rossi su nuova prospettiva

“Il ruolo e la funzione di Apofil è indispensabile nella nuova prospettiva di riorganizzazione del sistema della formazione pubblica di cui la Provincia di Potenza si farà promotrice presso la Regione Basilicata. Nel dibattito con quest’ultima, infatti, già a partire dall’incontro di domani, ciò che proporremo non è soltanto la rivendicazione della delega, e dunque la piena attuazione della L.33, ma una vera e propria sfida che riguarda una visione nuova del sistema dell’istruzione e della formazione, partendo da una definizione chiara ed equilibrata del “chi fa cosa”. In tale quadro il lavoro del Presidente, del nuovo Cda e del management dell’agenzia è diretto proprio, in un momento così difficile dal punto di vista finanziario, a gettare le basi per una ripresa rigorosa di procedure e prospettive. Siamo consapevoli che questa sfida la si può vincere se è condivisa e partecipata dai dipendenti che esprimono storie e competenze che dovranno essere al servizio del futuro”.
Lo ha affermato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, inquadrando il contesto in cui si inserisce il progetto “Sinopie”, presentato questa mattina nella sala Congressi del Museo provinciale e finalizzato ad attivare un processo di innovazione organizzativa di Apof-il, basato sullo sviluppo delle competenze del personale.
“Il compito strategico della formazione pubblica – ha sottolineato il Presidente- rende dunque improrogabile un processo di cambiamento che riesca a dare valore e qualità al sistema. Senza la sfida dell’efficienza, della velocità, della credibilità e dell’innovazione non reggeremo quella del federalismo e saremo abbattuti dalla contrazione delle risorse che già penalizzano, e lo faranno sempre di più in futuro (l’anno prossimo il taglio previsto è di 12 Meuro), il nostro bilancio”.
“Il progetto Sinopie, che si avvale della competenza del Formez,è uno strumento fondamentale – ha aggiunto l’assessore alla Formazione Vito Rossi – di organizzazione della struttura ed è un tassello utile nella costruzione della nuova idea che deve guidare la funzione di Apofil. In primo luogo, in un momento di straordinaria difficoltà come quello attuale, occorre favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, accorciando la forbice tra il sapere e il saper fare e soprattutto anticipando e accompagnando le tendenze del mercato del lavoro. Il tutto partendo dagli investimenti strategici che la Regione sta programmando nei campi delle energie da fonti rinnovabili, del turismo, e ancora dell’agricoltura di qualità e della meccanica di precisione. In questi campi ci sono grossi spazi di opportunità occupazionali e il sistema della formazione deve essere pronto a coglierle e anticiparle, anche attraverso una maggior efficienza della macchina amministrativa.
“I pilastri della strategia Europa 2020, con gli obiettivi della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, chiamano, inoltre, le istituzioni – ha concluso Rossi – ad operare per non lasciare nessun indietro. I fattori di inclusione, dunque, non sono questioni indipendenti dallo sviluppo e dalla qualità della vita, ma al contrario rappresentano capisaldi importanti, su cui Apofil deve puntare decisamente nella propria azione”. (r.s.)

BAS 05

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