A distanza di 17 anni dalla legge regionale n. 3 del 1994 sul piano di risanamento delle acque appare necessario un suo aggiornamento, per rispondere in maniera efficace alle evoluzioni tecnologiche e alle esigenze dei cittadini. È quanto emerso questa mattina, nel corso della settima commissione consiliare permanente, presieduta dal consigliere Angela Latorraca, alla quale ha partecipato anche il dirigente dell’ufficio Ambiente della Provincia di Potenza Antonio Santoro.
Secondo quanto spiegato dall’ingegner Santoro, la legge n. 3/1994 è piuttosto obsoleta poiché pone dei paletti rigidi, in particolare sui sistemi di depurazione dei reflui. A tale scopo, è stato avviato un tavolo tra Regione e Provincia per elaborare un documento tecnico, da sottoporre successivamente agli organi politici, con cui arrivare alla definizione di linee guida che diano più certezza ai cittadini.
Un modo, insomma, per gestire questo periodo transitorio, in attesa che la Regione Basilicata faccia una nuova legge (aggiornata anche dal punto di vista tecnico) e permettere alle comunità di mettersi in regola con le autorizzazioni rilasciate dalla Provincia.
La commissione, apprezzando i lavori del tavolo tecnico già avviato, si è impegnata a prendersi carico della questione, sollecitando la Regione stessa ad aggiornare la normativa di riferimento. Al dibattito sono intervenuti i capigruppo Leonardo Lovallo (Udc), Vittorio Prinzi (Idv), Ivan Vito Santoro (Sel) e Tommaso Samela (Pd). (r.a.)
BAS 05