Il consigliere regionale del Pdl chiede al presidente De Filippo “chiarimenti su piccoli contributi erogati con varie determinazioni a iniziative sportive e culturali”
“Premetto che il volontariato, l’associazionismo, i circoli culturali e chiunque dedichi il proprio tempo libero a qualsiasi iniziativa che promuova la socialità, divulghi idee, organizzi il tempo libero, diffondi attività sportive e ludiche sono da apprezzare e tutelare, in quanto espressione di una civile e solidale società. Preferisco precisarlo, onde non essere additato di strumentalizzare o addirittura essere considerato un avversario delle associazioni culturali; al contrario, sono un convinto sostenitore di tali iniziative, ma allo stesso tempo convinto che devono esser sostenute le iniziative meritevoli in un sistema di regole precise, cristalline, tutto ciò solo ed esclusivamente per evitare favoritismi, vie preferenziali e sprechi di risorse di danaro pubblico”. E’ quanto puntualizza il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa, nel render noto di aver “presentato un’interrogazione all’attenzione del presidente De Filippo per avere alcuni chiarimenti su piccoli contributi erogati con varie determinazioni a iniziative sportive e culturali”.
“I quesiti sono semplici, quasi scontati in una Regione dove nulla bisogna dare per scontato”, afferma Rosa che chiede “se esiste un regolamento pubblico per disciplinare il finanziamento alle iniziative culturali, sportive e ricreative” e vuole conoscere inoltre “in dettaglio le domande di contributo giunte in Regione nel corso del 2010 con l’evidenziazione di quelle che sono state giudicate meritevoli di finanziamento”. Nell’interrogazione Rosa include inoltre “quali esempi, sette casi di finanziamento da parte dell’esecutivo regionale per un totale di 7.500 euro, insomma i tipici finanziamenti a pioggia, certo una cifra irrisoria, per le manifestazioni più disparate dal quadrangolare di calcetto interreligioso, al corso di ricamo, al seminario di solidarietà per la popolazione del Togo”.
“Rimango convinto che, per poter dare a tutte le associazioni pari opportunità – afferma il consigliere regionale – anche il più piccolo finanziamento debba essere concesso in base ad una selezione con regole e criteri certi. Questo nell’interesse di tutti, per evitare il privilegio di pochi, per scongiurare finanziamenti a pioggia, per evitare che chi ha il consigliere amico o l’assessore vicino abbia possibilità, e semmai l’iniziativa sociale o culturale di alto profilo organizzata in un piccolo centro perda un finanziamento a favore di una fittizia associazione vicina ai centri di potere”.
“E’ evidente – conclude Rosa – che la Giunta regionale deve spiegare le motivazioni di accoglimento e di diniego per ogni richiesta pervenuta nel 2010, per fare chiarezza su come ad esempio abbia valutato favorevolmente il seminario di studio ‘Fabbrica Italia o Italia addio? Discussione sul piano industriale Fiat’ organizzato dall’associazione per il Rinnovamento della Sinistra”.