Manieri: l’Italia dei Valori crede nel centrosinistra

“Ha fatto bene il Senatore Belisario a sollecitare una riflessione critica sulle attività politiche ed istituzionali del centrosinistra in Basilicata. Mentre al Consigliere Vincenzo Viti, abituale difensore del partito di maggioranza relativa, colto e garbato, dico che bisogna temere più il silenzio compiacente che il coraggio di una denuncia di disfunzioni e carenze”. Lo dichiara il segretario provinciale di Potenza dell’Idv Sergio Manieri.
“Negli ultimi giorni – prosegue – abbiamo registrato diverse dichiarazioni sulle esternazioni di Belisario ed io penso che sia davvero riduttivo interpretare la riflessione del Senatore come atteggiamento di chi vorrebbe ergersi a censore dei costumi politici. Bisogna invece chiedersi se esiste, indipendentemente dalla reale o presunta presenza di scheletri nell’armadio, una “questione morale” che attiene ai comportamenti nell’attività politica in Basilicata: questo è il vero problema.
E’ fuori luogo, a mio parere, la pretesa di coloro che, rinunciando ad un’analisi responsabile ed obiettiva, assimilano la denuncia del politico, il Savonarola di turno, alle accuse di un pubblico ministero. C’è l’esigenza di guardare la realtà per comprendere come molte cose non vanno per il verso giusto. L’apparato pubblico, per esempio, evidenzia carenze e disfunzioni che creano difficoltà ai cittadini e, per chi sa ascoltare, insoddisfazioni e lamentele sono cronaca quotidiana, non solo giornalistica; perché c’è pure chi subisce nella rassegnazione.
Nessun timore, quindi, a discutere di eventuali errori, per approntare i correttivi necessari in tempo utile. Ci sono aspetti che hanno sollevato e continuano a sollevare perplessità e forti dubbi, dalla storia di alcuni concorsi ed assunzioni a questioni ambientali allarmanti.
Tralasciando petrolio, acqua e Fenice, che richiederebbero un approfondimento più adeguato alla portata dei problemi che presentano, ultima in ordine di tempo è la vicenda della Cutolo di Rionero con le conseguenze drammatiche per tanti lavoratori e le loro famiglie. Non sfugge, inoltre, che il rispetto delle regole, la correttezza comportamentale non sempre rappresentano la costante dell’agire politico della nostra Regione. Tutte queste questioni sono problematiche sempre più attuali che non attengono solo alla dialettica, a volte vivace, che pure è presente all’interno dell’IdV, così come negli altri partiti politici; per onestà intellettuale occorre riconoscere che le dinamiche all’interno dei partiti, di tutti, si somigliano.
Sicuramente, non può essere trascurato il fatto che il PD esercita un ruolo egemonico rispetto agli alleati, né si può far finta di non capire che all’interno di questo vi sia un gruppo ristretto che decide su tutto o quasi.
Dal nostro punto di vista, la richiesta di una silenziosa, compiacente accettazione di ogni cosa, per essere alleati affidabili non solo non è accettabile, ma rappresenta un’arrogante provocazione. Noi continuiamo a lamentare una riduzione degli spazi della partecipazione, della condivisione nei percorsi decisionali, altro che gioco al rialzo per ambire ad altro!
Bisogna poi aggiungere che questi enti, spesso erogano servizi inadeguati ai bisogni dei cittadini; procedure lunghe e complesse che creano disagi ingiustificati. Questa è una realtà sotto gli occhi di tutti, a prescindere dal “riflettore” acceso dal senatore Belisario.
Non rendono un buon servizio al loro partito e all’alleanza del centrosinistra coloro che, malgrado l’evidenza dei fatti, continuano a dire che tutto va bene, forse anche per compiacere gli esponenti del partito d maggioranza relativa, che non tollerano rapporti paritari di confronto.
Il centrosinistra conserva tutto il suo valore e le potenzialità risolutive, per una Regione come la nostra, che vuole crescere, purché resti fedele ai principi, all’idee, ai metodi alla base dell’accordo tra i partiti dell’alleanza. Dunque, ha ragione il Capogruppo dell’IDV Benedetto che, raccogliendo un’esigenza più generale, sollecita un tavolo permanente dell’alleanza, dove prioritariamente si affrontano e si risolvono i problemi, fornendo alla Giunta elementi decisionali condivisi.
Le critiche costruttive aiutano a migliorare l’azione politica ed amministrativa, al servizio delle esigenze dei cittadini. Anche per questo, e non solo, credo che sia stato un errore, come qualcuno ha già detto, tenere nella Giunta Regionale alcuni segretari di partito, perché si è creata una confusione di ruoli e di compiti, per i condizionamenti e i vincoli che ne derivano. E la confusione dei ruoli si dimostra ancor più esasperata quando si leggono esternazioni come quella del sindaco di Melfi Valvano. che, in veste di Segretario regionale del PSI, attacca con violenza, in maniera gratuita e fuori posto, prescindendo dalle questioni in discussione, dimenticando che si avvale della stretta collaborazione del vicesindaco IDV.
Insomma, se ce ne fosse ancora bisogno, vi è l’ulteriore riprova che il doppio incarico politico, a parte qualche virtuosa eccezione, si rivela essere quantomeno inopportuno ed, in alcune circostanze, può addirittura determinare gravi contraddizioni se non addirittura una sorta di schizofrenia politica”.

BAS 05

    Condividi l'articolo su: