Nella seduta odierna una serie di audizioni riguardanti l’attuazione delle politiche socio-assistenziali sul territorio. Auditi anche i rappresentanti del Comune di Venosa sulle problematiche inerenti l’ospedale
In apertura dei lavori l’intervento del sindaco di Venosa, Bruno Tamburriello, accompagnato dal vicesindaco e dall’assessore alla Sanità, “entrambi medici, quindi profondi conoscitori della realtà sanitaria del territorio”. Tamburriello ha fatto la cronistoria degli avvenimenti che hanno caratterizzato, negli ultimi anni, il destino del nosocomio di Venosa, a partire dalla “delibera di Giunta n.1158 che dava una impostazione consona alle esigenze della zona, per poi trovarsi dinanzi a decisioni diverse che, di fatto, trasformano l’ospedale in un cronicario. Il fatto eclatante – ha continuato Tamburriello – è che con l’ultima lettura del Piano sanitario viene a mancare, con l’abolizione dei posti letto per acuti nel nosocomio della Città di Orazio, la possibilità di dare risposta al fabbisogno sanitario dell’intera area, non potendo l’ospedale di Melfi, da solo, far fronte alle richieste, con il contestuale allungamento delle liste di attesa”. La Commissione, dopo aver ascoltato i rappresentanti del Comune di Venosa, ha deciso di procedere all’audizione dell’Assessore al ramo e dei due Direttori generali dell’Asp e dell’Asm per verificare l’attuabilità di quanto stabilito in fase di assestamento di bilancio.
Ha fatto seguito l’audizione del sindaco di Pietragalla, Rocco Iacovera, sulle problematiche relative ai fondi per dare continuità all’opera dell’Ambito sociale di zona Alto Basento. Intervenuti, anche, in qualità di esponenti dei Comuni capo area, il sindaco di Oppido lucano, Antonietta Fidanza, per quanto concerne l’ambito sociale dei minori e delle problematiche dell’età giovanile, il vice sindaco di Avigliano, Ivan Santoro, per il settore sociale costituito dagli anziani ed il primo cittadino di Cancellara, Antonio Lo Re, in merito alle questioni collegate all’handicap. Il coordinatore dell’Ambito sociale di zona, Giovanni Razza, dal canto suo, ha esplicitato le linee generali “della vasta problematica da affrontare in tempi rapidi e con il necessario utilizzo di mezzi non solo economici”. “ L’incontro di oggi – è stato specificato – fa seguito alle precedenti interlocuzioni ed alle comunicazioni con l’assessore Martorano circa la difficoltà di prosecuzione dei servizi previsti dal Psz Alto Basento, a causa della insufficienza dei fondi, di fatto bloccati con le immaginabili conseguenze a discapito degli strati sociali più deboli della nostra società. Diviene improcrastinabile, in virtù del grado di soddisfazione espresso dagli utenti circa i servizi erogati nelle diverse aree di intervento, disabili, anziani e minori, evitare per il futuro i problemi vissuti allo stato attuale e dare il giusto apporto a quei cittadini che hanno la necessità di essere seguiti nel corso della quotidianeità”.
Auditi, infine, i rappresentanti dell’associazione “Zia Lisa”, con la presidente, Rosa Mancino, per l’interruzione del servizio di assistenza domiciliare ai diversamente abili. “Zia Lisa – ha spiegato Rosa Mancino – è una associazione di famiglie che vivono in prima persona il problema dell’handicap e che fanno capo a tre Comuni, Cancellara, Avigliano e Albano di Lucania, cui si è aggiunto, di recente, Calvello. Il tema fondamentale – ha detto la presidente – è tutelare i diritti a favore dei disabili, diritti che nulla hanno a che fare con l’elemosina, tant’è che le famiglie sarebbero ben liete di compartecipare alle spese purchè il servizio di assistenza sia ripristinato, dando il giusto sostegno a chi vive con amore il dramma dell’handicap in ogni momento dell’esistenza”. La dr.ssa Incoronata Bochicchio ha sottolineato come “è indispensabile dare aiuto ai Comuni nell’immediato per poter ridare alle famiglie interessate conforto già dal mese di dicembre. Le Associazioni ‘Zia Lisa’ – ha proseguito – hanno inteso rappresentare alla Commissione quanto si sta consumando ai danni dei disabili, nonché delle loro famiglie. Con delibera della Conferenza dei Sindaci dell’Ambito Basento – ha ricordato – datata 31 agosto 2011, si è operata prima la riduzione del servizio di assistenza domiciliare ai disabili sino, poi, alla completa interruzione del servizio stesso, a partire dal 2 novembre scorso. I disabili – ha sottolineato – sono soggetti esclusi dalle pari opportunità di vita sociale e intendono, con forza, far valere i propri diritti. Non è, infatti, pensabile che gli interventi di sostegno alla domiciliarità, invece di essere sostenuti, vengano progressivamente disincentivati e ciò appare tanto più inspiegabile se solo si considera che il sostegno al servizio domiciliare viene indicato come una priorità da una serie di leggi e provvedimenti amministrativi”. Presente all’incontro una numerosa rappresentanza delle famiglie che hanno fornito testimonianza in merito ai problemi, spesso insormontabili, da affrontare.
Hanno preso parte alla seduta, oltre al presidente Vita (Psi), i consiglieri Venezia (Pdl), Pittella (Pd), Romaniello (Sel), Singetta (Api), Autilio (Idv), Navazio (Ial), Mollica (Mpa).