Venezia:componenti Comitato di indubbio spessore ma di parte

Nell’interrogazione il consigliere regionale del Pdl chiede “se il Comitato per i 150 anni sia stato istituito effettivamente per unire, in un momento di profonde lacerazioni, anche le varie identità politiche, ideologiche e culturali”

In premessa, il consigliere Venezia ricorda che “la Regione Basilicata ha inteso istituire il Comitato promotore per coordinare le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e l’organismo è presieduto dal presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, la vicepresidenza è affidata al presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, la segreteria scientifica all’iscritto al Partito democratico, già parlamentare e sottosegretario di Stato, Giampaolo D’Andrea e la presidenza onoraria al senatore a vita, Emilio Colombo, noto esponente del centro-sinistra lucano. Il Comitato – prosegue Venezia – è composto da varie autorità civili, militari e religiose e si prefigge non solo di celebrare l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ma anche di promuovere iniziative culturali per ricordare il ruolo della Basilicata nel generale contesto del Mezzogiorno d’Italia”.

“Le iniziative – aggiunge Venezia – si prefiggono, a detta del senatore a vita, Emilio Colombo, in un momento di lacerazioni così profonde, di ricostruire dentro di noi, prima che fra noi, l’unità”.

Il consigliere interroga il Presidente della Giunta regionale per sapere: “la composizione del Comitato, considerato che, da organi di stampa, risultano note solo le quattro cariche principali ricoperte da personalità politiche di parte; i costi del Comitato e gli eventuali emolumenti e/o rimborsi spese dei componenti, nonché i costi delle manifestazioni celebrative calendarizzate e gli eventuali budget dei relatori”. Venezia chiede, altresì, di sapere “se il Comitato sia stato istituito effettivamente per unire, in un momento di profonde lacerazioni, anche le varie identità politiche, ideologiche e culturali oppure, come oramai consuetudine, per recuperare e riproporre esponenti politici di, certamente, indubbio spessore culturale ma pur sempre di parte, senza cercare di individuare, nella realtà regionale, altre personalità non schierate che possano, oltremodo, essere all’altezza del ruolo per rendere al meglio omaggio ad un momento storico del nostro Paese, evitando, una volta tanto, tentativi propagandistici e di parte malcelati e svilenti la istituzionalità dell’evento”.

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