Pardi (Fnp Cisl): Social card è solo welfare caritatevole

I Pensionati Cisl della Basilicata bollano come “contentino” e azione di "welfare caritatevole", l'intenzione del Governo di rilanciare la social card. Lo strumento della Carta acquisti (riproposto nel decreto mille proroghe con un emendamento di Maurizio Castro approvato al Senato, che mira a coinvolgere le associazioni nella gestione della social card), – spiegano in un comunicato – può servire per rispondere all'emergenza costituita dalla povertà estrema, ma non risolve il problema di milioni di anziani che con la loro pensione non ce la fanno ad arrivare neppure alla terza settimana e che sono già scivolati sotto la soglia della povertà.

“E’ dimostrato dai numeri il fallimento di questo strumento – dichiara il segretario generale dell’organizzazione lucana, Vincenzo Pardi -. Sulle oltre 220.000 famiglie lucane ce ne sono oltre 42.000 in forte difficoltà. A fronte di questi numeri, le social card emesse sono state appena 6.000, una ogni 133 abitanti, che ha raggiunto il 7% dei potenziali beneficiari. Ma il fatto ancora più grave è che i criteri, alquanto restrittivi, non hanno raggiunto i pensionati indigenti, ovvero quelli più poveri, e oggi il rischio che la storia si ripeta è più che realistico, in una regione tra le più povere in assoluto, in Italia, e con altre provvidenze regionali (come il reddito da cittadinanza solidale) che si sono rivelate altrettanto insufficienti, tanto da beneficiare appena 1.300 domande sulle oltre 7.500 pervenute”.

La Fnp, fa notare Pardi, aveva chiesto da tempo un intervento di rivalutazione delle pensioni per restituire un minimo di capacità di spesa, e di condizioni di vita dignitose, agli anziani che negli ultimi anni hanno visto ridotto di oltre il 30% il potere d'acquisto dei loro trattamenti previdenziali. Il Governo, invece, ancora una volta si appresta a mettere sul piatto una cifra irrisoria che darà una risposta parziale e inadeguata ad un problema serio che non si risolve con opere di carità.

BAS 05

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