Rosa: quante convenzioni in atto tra Regione e Università?

Una interrogazione del consigliere regionale del Pdl anche per ribadire come “la ricerca scientifica debba avere i connotati della validità, dell’innovazione, della crescita culturale e scientifica e non debba essere inficiata dal corporativismo”

“La Giunta regionale con diverse delibere ha assunto l’impegno di finanziare progetti di fattibilità e di ricerca su varie tematiche affidando l’attività all’Università degli Studi della Basilicata. Che il Governo regionale, la politica tutta debbano valorizzare quella autentica risorsa culturale e scientifica che è l’Ateneo di Basilicata è fatto condiviso da maggioranze ed opposizioni, ma che ogni sostegno, ogni atto, ogni politica di impegno e spesa pubblica debba essere improntato alla massima trasparenza e correttezza amministrativa credo sia una visione appartenente ad una minoranza della classe dirigente lucana”. Sono le affermazioni del consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa.
“Avendo preso atto di queste delibere – continua Rosa – ho presentato un’interrogazione all’attenzione del presidente De Filippo con la quale chiedo di conoscere l’elenco di tutte le convenzioni in atto tra la Regione Basilicata e l’Università degli Studi di Basilicata, l’elenco di tutti i progetti presentati per essere finanziati alla Regione da docenti dell’Unibas o di altre università italiane negli ultimi cinque anni e quelli realmente finanziati e, soprattutto, quali siano i criteri o gli eventuali regolamenti in base ai quali la Regione seleziona i progetti da finanziare, oppure da non approvare. Tutto questo perché credo fortemente – fa rilevare Rosa – che la ricerca scientifica debba avere i connotati della validità, dell’innovazione, della crescita culturale e scientifica e non debba essere inficiata dal corporativismo, dal contributo facile ed a pioggia, dal finanziamento a chi abbia più conoscenze politiche e faccia parte di un sistema partitico”.

“Diversamente, pertanto – continua Rosa – da quanto accaduto ultimamente in Regione, da ricordare il teatrino del ridimensionamento scolastico ove è prevalso l’interesse delle consorterie private sull’interesse pubblico degli studenti e delle loro famiglie. Preciso – conclude – che credo nella libera scelta di ognuno di frequentare una scuola privata o pubblica, personalmente sono un sostenitore dell’istruzione pubblica, per quanto da riformare e migliorare”.

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