Idv Rotonda: chiarimenti su situazione debitoria Comune

“L’amministrazione comunale di Rotonda, come per il problema dell’acqua, sta generando grande confusione anche per la questione dei debiti al comune. Infatti, mentre negli atti contabili approvati, la stessa afferma di aver risanato i debiti ereditati, dal 1970 ad oggi, allo stesso tempo dichiara, invece, che per la situazione debitoria bisogna vendere parte del patrimonio comunale”. Questa è la denuncia di Luigi Fittipaldi, presidente del Circolo dell’Italia dei Valori di Rotonda, che aggiunge: “Una decisione, a dir poco discutibile, che ci lascia molto perplessi e che disapproviamo perché con la decisione di vendere i terreni ed i fabbricati, la collettività verrà privata, per sempre, di una parte importante del suo patrimonio. L’iniziativa, che precluderà alle generazioni future ogni possibile attività pubblica, non poteva e non doveva essere approvata a maggioranza di voti, ma eventualmente solo con il consenso unanime del Consiglio Comunale. Il patrimonio che si intende vendere, costituito in particolare dagli edifici di Montagna, di S. Lorenzo, dell’ex mattatoio, dell’ex museo, di Palazzo Amato, viene svenduto perché ceduto a prezzi inferiori rispetto ai costi sostenuti per la loro ristrutturazione. L’iniziativa è stata intrapresa senza conoscere l’effettiva entità della situazione debitoria e, quindi, senza la certezza che la vendita dei singoli immobili sia realmente necessaria e sia l’unica soluzione per il ripiano economico dell’ente. Di sicuro, e come al solito, sarà data ad altri la colpa di quanto l’amministrazione lamenta, per cui – come circolo dell’Italia dei Valori – riteniamo sia doveroso che venga fatta chiarezza sull’origine e sulle motivazioni che hanno determinato la precaria situazione finanziaria del Comune. Pertanto, per evitare che venga azzerato il futuro del nostro paese,chiediamo all’amministrazione comunale: l’annullamento della procedura di vendita a tutela dell’interesse collettivo, l’organizzazione di un incontro pubblico mai voluto dagli attuali governanti per dare alla collettività, nel suo sovrano diritto, l’opportunità di conoscere il problema ed esprimere, per una soluzione condivisa da tutti, il proprio parere in modo diretto o attraverso opportune iniziative pubbliche”.

BAS 05

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