‘’L’impianto della cosiddetta riforma federalista varata in pompa magna con i decreti del maggio scorso dal governo e' stato completamente cancellato dalle manovre di luglio e agosto’’. Lo ha detto il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, intervenendo oggi alla Fiera del Levante. ‘’Il meccanismo imposto al paese dalla Lega prevedeva il taglio dei trasferimenti statali agli enti locali che sarebbe dovuto essere bilanciato con una maggiore autonomia fiscale attraverso compartecipazioni alle imposte e trasferimenti, il tutto assicurando anche i servizi essenziali senza oneri aggiuntivi per i cittadini – ha argomentato l’europarlamentare del Pd – con le manovre del governo che hanno abolito una gran parte dei trasferimenti senza dare la possibilita' di sostituirli, spaccando verticalmente il paese tra regioni ricche (poche) e povere (la gran parte) a prescindere dalla loro efficienza e virtuosita' nella gestione dei conti, la riforma si e’ sciolta come neve al sole’’. ‘’Il risultato – ha proseguito Pittella – e' che dal 2012 si arrivera' tra gli enti locali al ''si salvi chi puo'' per garantire trasporti, asili, sicurezza. Basti ricordare che il solo budget nazionale delle regioni per i trasporti e' stato portato da 1900 a 400 miliardi. Insomma altro che federalismo equo e solidale, siamo all'emergenza e alla giungla, con l'adozione tra l'altro di escamotage del governo volti a scaricare il peso delle manovre sugli enti locali per non essere accusato direttamente di tagliare il livello di servizi tutelato dalla Costituzione’’.
BAS 05