Confartigianato/Cna su Stati generali delle costruzioni

“Assieme alle Organizzazioni Sindacali di settore ed ai lavoratori dell'edilizia, abbiamo inteso manifestare il nostro profondo disagio, il nostro sentito malessere, per essere stati lasciati soli di fronte alla crisi”.
“Alcuni mesi or sono a Roma si sono tenuti gli Stati Generali delle Costruzioni ed allora per la prima volta in Piazza Montecitorio tutti insieme, organizzazioni datoriali e sindacali abbiamo lanciato il grido di allarme per il settore, chiedendo di attivare un confronto con noi, agli esponenti del governo, in primis il Presidente del Consiglio ed ai rappresentanti di tutte le forze politiche e parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione. Il nostro fine era quello di ottenere impegni e misure concrete per contrastare questa difficile congiuntura, nella convinzione che il rilancio del comparto delle costruzioni può svolgere un ruolo trainante per fare ripartire l'economia. Ci erano stai assicurati interventi adeguati e azioni specifiche”. E’ quanto si legge in un documento di Confartigianato/Cna sugli stati generali delle costruzioni svoltisi ieri Potenza. “Abbiamo atteso fiduciosi che queste promesse si tramutassero in fatti- continua la nota- ma, a distanza di tutto questo lasso di tempo , mentre nei programmi anticrisi dei maggiori Paesi Europei gli interventi per il settore delle costruzioni sono centrali, dobbiamo registrare che in Italia né il Governo, né il Parlamento hanno fornito risposte positive. In questa delicata fase del ciclo economico, in edilizia girano pochi soldi. Per cui è essenziale immettere liquidità nel sistema. Siamo in attesa del varo di una legge da parte del Parlamento, che disciplini l'accesso all'attività di imprenditore edile. Riteniamo, infatti, indispensabile qualificare il settore, inquinato da tanti mestieranti improvvisati che praticano una concorrenza sleale alle imprese regolari. Con questa legge si potranno assicurare migliori standard di sicurezza e tutelare i committenti sulla realizzazione di lavori eseguiti a regola d'arte. Con grande rispetto, ma con altrettanta fermezza – si legge infine nella nota – chiediamo alle Istituzioni, al Governo ed al Parlamento, alle forze politiche tutte, di scendere dal piedistallo sul quale sono da troppo tempo e di sintonizzarsi in fretta sulle reali necessità del nostro Paese e di voler adottare quelle misure utili a rilanciare il comparto delle costruzioni e contribuire così alla crescita dell'economia italiana”.
Bas 03

    Condividi l'articolo su: