Istituto Zooprofilattico, Pagliuca: quando le nuove nomine?

Interrogazione a risposta orale del presidente del gruppo consiliare del Popolo della libertà

“La Regione Basilicata – ricorda in premessa Pagliuca – con proprie leggi n. 8 e n. 9 del 1980, disciplinava le modalità di regionalizzazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, in attuazione del disposto normativo di cui alla Legge n. 745 del 23 dicembre 1975. La Regione Puglia – ricorda ancora Pagliuca – con legge regionale n. 39 del 30 aprile del 1980 approvava analogo provvedimento normativo unitamente all’allegato Accordo tra le due Regioni per l’organizzazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale. Il predetto allegato – sottolinea l’esponente del Pdl – dispone all’articolo 6 che sono organi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, La Giunta esecutiva e il Collegio Sindacale ed il successivo articolo 7, al primo comma – aggiunge – stabilisce, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione è composto di dodici membri, di cui sei eletti dal Consiglio regionale della Basilicata e sei eletti dal Consiglio regionale della Puglia. Il comma 1 dell’articolo 12 – specifica Pagliuca – dispone che l’elezione del Presidente avviene a maggioranza assoluta tra i componenti del Consiglio di Amministrazione ed è scelto a turni alternati tra i rappresentanti della Regione Puglia e quelli della Regione Basilicata”.

“Da informazioni assunte presso gli uffici competenti – riferisce Pagliuca – si è accertato che l’ultimo rinnovo delle nomine effettuato dal Consiglio regionale della Basilicata, intervenute in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, risalgono al lontano 1995, abdicando per ben 15 anni al diritto democratico dell’alternanza”.

Pagliuca interroga, pertanto, il presidente della Giunta regionale per conoscere: “quali intendimenti ed iniziative intende assumere al fine di garantire il rispetto delle norme richiamate e quali sono stati i motivi che non hanno portato la Regione Basilicata a dare corso al rinnovo degli Organi statutari”. Il consigliere chiede, altresì, di “verificare se i provvedimenti posti in essere dagli organi amministrativi dell’Istituto non rinnovati possano essere inficiati dal vizio di legittimità”.
 

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