“E’ ora di smetterla con le telefonate ai parlamentari di Futuro e Libertà e di credere ancora possibile la ‘campagna acquisti’. I pasdaran di Berlusconi farebbero bene a non sprecare tempo e fiato e a prendere atto che ci sono in Parlamento due nuovi gruppi di centrodestra che aderiscono alla maggioranza”. E’ quanto sostiene il senatore Egidio Digilio (Fli) sottolineando che “i valori di lealtà e coerenza, come la passione per la politica con la P maiuscola, non sono in vendita. Non va dimenticato che i gruppi Fli sono nati dopo l’espulsione di Gianfranco Fini e che è stato Berlusconi a violare il patto con gli italiani che in tutte le circoscrizioni elettorali sotto il simbolo del Pdl avevano trovato i nomi dei capilista Berlusconi e Fini. Quindi prima la cacciata di Fini e poi la campagna martellante per le sue dimissioni da Presidente della Camera – dice Digilio – hanno prodotto solo un rinnovato orgoglio di chi non può rinunciare ai valori della destra e tanto meno al suo leader storico. La crisi politica nella maggioranza non c’è, la fiducia da parte dei gruppi di Fli ci sarà per tutta la legislatura ed è del tutto inutile parlare di elezioni anticipate. Piuttosto, il Pdl farebbe bene a precisare su quali basi si intende rilanciare il programma che tutti abbiamo concorso a scrivere. Per esempio sul Mezzogiorno non ci sono vie di mezzo: o si sostiene la strategia del Ministro Fitto fortemente impegnato a rilanciare il Piano del Sud e a sbloccare fondi Fas destinati al Mezzogiorno e in parte dirottati al Nord; o si condivide la strategia di Bossi che a giorni alterni ripete che non si possono più regalare soldi al Sud. I finiani sono sicuramente moderati ma non sono certo disponibili a subire né diktat leghisti né tanto meno campagne aziendaliste perché il nostro modello di partito è molto lontano da quello di un’azienda qualsiasi.
Per tornare al Mezzogiorno che ci sta molto a cuore, il Piano per il Sud – afferma Digilio – è il vero e proprio banco di prova per la coalizione, il cui esito è fortemente condizionato dal peso effettivo della Lega di fronte a scelte di grande rilievo per la nazione mentre Futuro e Libertà per l’Italia intende dare il proprio contributo al programma chiave di politica economica per il Paese che è unito e non diviso”.
BAS 05