(ACR) VITA (PSI) SU APPROVAZIONE MOZIONE RINVIO RIFORMA GELMINI

Per l’esponente socialista “il pronunciamento del Consiglio regionale della Basilicata rafforza la battaglia che i socialisti portano avanti per tutelare il diritto all’istruzione e la qualità dell’offerta formativa”

Il capogruppo del Psi in Consiglio regionale, Rocco Vita, esprime “soddisfazione” per l’approvazione, avvenuta ieri da parte del Consiglio regionale, della mozione da lui proposta insieme ai consiglieri Romaniello e Scaglione, con la quale si impegna la Giunta regionale “a mettere in atto ogni azione utile e necessaria a rinviare l’avvio del provvedimento di riordino della scuola secondaria superiore”, voluto dal ministro Gelmini, all’anno scolastico 2011/2012.

“Il pronunciamento del Consiglio regionale – – afferma Vita all’indomani dell’approfondito dibattito svolto in Aula – è molto netto e si aggiunge a quelli di altre Regioni italiane, che hanno già protestato per la grave situazione che si è determinata. E’ bene ricordare che l’attuazione immediata della riforma comporterebbe il taglio di numerose sperimentazioni già avviate, con un depauperamento della formazione culturale dei giovani e con la perdita di oltre 500 posti di lavoro tra docenti e personale Ata. Enormi difficoltà, inoltre, si verrebbero a determinare nella definizione dei piani di dimensionamento scolastico e nella definizione dell’offerta formativa, che sono di competenza di Province e Regioni. Il drastico ridimensionamento del corpo docente e del personale Ata, l’espulsione dei precari della scuola, l’aumento del numero degli alunni per classe ed il taglio degli insegnanti di sostegno avrebbero un effetto ancora più grave in una situazione come quella della Basilicata, che deve fare i conti anche con la situazione particolare dei piccoli Comuni montani”.

“Dopo la recente ordinanza del Tar del Lazio, che ha sospeso l’efficacia delle circolari emanate dal ministro Gelmini sulle iscrizioni nelle scuole secondarie, sugli organici e sulla mobilità – aggiunge Vita – ed anche in considerazione, come da più parti si è osservato, della mancata concertazione con le Regioni prevista dal Dpr 81/2009, l’attuazione della riforma va assolutamente rinviata anche per evitare che si determini un clima ancora più confuso. Il pronunciamento del Consiglio regionale della Basilicata rafforza questa battaglia che i socialisti portano avanti per tutelare il diritto all’istruzione e la qualità dell’offerta formativa, senza la quale non c’è futuro per il Sud e per l’Italia”.

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