“Lo avevamo detto accogliendo la sollecitazione dei vescovi lucani: l’emergenza lavoro in Basilicata richiede azioni straordinarie ben coordinate a quello ordinarie. Ma dopo i dati Istat al terzo trimestre dell’anno con il primato del tasso di disoccupazione, nella nostra regione pari al 13,6%, che è il più alto in assoluto, a fronte della media nazionale del 7,6%, non ci sono più alibi per rinviare interventi e politiche attive a favore di nuova occupazione”. E’ il commento del segretario generale regionale della Uil Carmine Vaccaro.
“Dunque – aggiunge – se è ormai cronica la debolezza del Mezzogiorno che continua a evidenziare un tasso di disoccupazione troppo elevato, soprattutto nella fascia giovanile e tra le donne, in Basilicata abbiamo raggiunto un punto decisamente più drammatico. Colpisce, in particolare, il dato della diminuzione dell’occupazione, rispetto a pochi mesi fa, che si concentra esclusivamente nel lavoro dipendente e in quello a tempo indeterminato, segnalando che le pur relativamente poche assunzioni sono prevalentemente a termine e in gran parte destinate ad alimentare nuova precarietà. La riduzione congiunturale dell'occupazione riguarda soprattutto l'agricoltura e l'industria. Tutto ciò mentre in Basilicata sono in calo anche il tasso di attività di occupazione per le persone tra i 15-64 anni e quanti sono in cerca di occupazione, secondo le iscrizioni ai Centri per l’Impiego, sono 29mila (6mila in più in un anno).
Si evidenzia, quindi, la necessità di confermare anche per il 2011 tutti gli strumenti sociali a favore di chi perde il posto di lavoro, e contestualmente di definire provvedimenti nazionali e regionali che incentivino le assunzioni e che consentano una stabilizzazione del lavoratore, anche se graduale, come ad esempio il contratto d’apprendistato.
A Giunta e Consiglio Regionale impegnati, in queste ore, a definire la manovra finanziaria del nuovo anno – conclude Vaccaro – chiediamo un ulteriore sforzo per indirizzare in maniera più efficace all’occupazione fondi di bilancio e soprattutto quelli dei programmi comunitari. Sarebbe un buon segnale specie se in contrapposizione all’immagine di litigiosità e di polemica tra schieramenti e all’interno di partiti che si sta inviando dall’aula consiliare alla società lucana”.
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