Valvano (Psi) su governance regionale

“La proposta di abrogazione delle comunità locali contenuta nella Finanziaria regionale rappresenta una scelta dovuta, legata da un lato alla scarsità di risorse e dall’altro alla necessità di dare risposte ai cittadini in tempi di crisi”.E’ quanto sostiene il segretario regionale del Psi di Basilicata, Livio Valvano che della proposta e della Finanziaria regionale discuterà giovedì con la consulta degli amministratori del PSI insieme all'esecutivo regionale. “La strategia finanziaria difensiva proposta dal Governatore De Filippo si basa sull'utilizzo delle royalties petrolifere per garantire i servizi ai lucani che altrimenti sarebbero messi a rischio dall'imponente taglio dei trasferimenti statali stimati sino ad oggi per il solo 2011 in circa 113 milioni di euro – precisa Valvano – Questa scelta, quindi, se da un lato rappresenta la risposta alla necessità di fronteggiare l'emergenza determinata dalla politica di bilancio del Governo nazionale, dall’altro, in prospettiva sollecita l'accelerazione di riforme strutturali della governance regionale. Di qui la necessità di discutere e di riflettere con gli oltre 80 amministratori del PSI di Basilicata sulle problematiche vissute nell'amministrazione degli enti locali e sulle proposte legate alla Finanziaria regionale, cominciare proprio dall’abrogazione delle comunità locali. Siamo convinti, infatti, che questa è una decisione importante che potrà aprire, finalmente, la stagione delle riforme della governance, oramai divenute ineludibile”. “Le tensioni cui sono sottoposti i bilanci delle amministrazioni pubbliche hanno una dimensione mondiale e questo chiama la politica ad impegnarsi per ricercare nuovi e diversi equilibri tra l'articolazione istituzionale e la necessità di contenere la spesa pubblica, tra cui anche il costo stesso delle istituzioni democratiche – continua il segretario – Questo significa anche che si dovranno avere Istituzioni più snelle, depurate di strutture che non sono essenziali, in modo da garantire servizi e sviluppo socio-economico del paese. Per questo il PSI di Basilicata si assumerà la sua parte di responsabilità nella decisione, partendo dallo svolgere un'analisi critica e intellettualmente onesta sull'utilità delle disciolte comunità montane, sull'effettivo ruolo svolto negli anni passati, e soprattutto sull'impatto sulla realtà lucana determinato dalla loro definitiva liquidazione”. “Non dobbiamo dimenticare che rispetto alle comunità locali, poi, già in altre circostanze il Psi lucano ha manifestato perplessità, sollecitando approfondimenti – conclude Valvano – I socialisti, infatti, sono convinti che sia preferibile garantire autonomia e libertà di decisione agli enti locali, che possono e devono essere incentivati economicamente per gestire in comune i servizi piuttosto che farli partecipare ad organismi rappresentativi, privi del controllo democratico proprio delle elezioni”. Per Valvano “non è il momento di impegnare l'opinione pubblica sulla sterile competizione tra forze politiche, per affermare paternità e meriti su tali questioni, per alzare il tono su sprechi e falsi moralismi, per accattivare l'elettorato ma è il momento, invece, di un confronto serio sull'impalcatura istituzionale della Regione che quanto prima coinvolga le parti sociali e che si estenda anche alle forze politiche di opposizione”

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