“Sarà stata certamente l’atmosfera natalizia, ma comunque IdV fa bene a riscoprire la “questione morale” che è anche interna al suo partito, come sostiene l’europarlamentare De Magistris, insieme ad altri dirigenti di IdV, e a ricordare le parole di Enrico Berlinguer che, non va dimenticato, è parte integrante della nostra orgogliosa tradizione comunista. La “questione morale” in IdV in Basilicata, specie dopo i casi dei deputati eletti nel partito di Di Pietro che hanno votato la fiducia a Berlusconi, è nelle nuove e ancora in corso disinvolte acquisizioni di amministratori comunali e di esponenti di altri partiti come nell’emarginazione di chi non è allineato”: è quanto sostiene Giacomo Nardiello (Pdci-FdS).
“Per i Comunisti Italiani la “questione morale” dunque è tutt’altro che superata e richiede innanzitutto comportamenti etici adeguati che, in parole semplici, significano non accogliere trasformisti e cambiatori di casacca, non premiare gli stessi con incarichi. L’eredità di Enrico Berlinguer è pesante. Berlinguer è stato il più tenace sostenitore della “questione morale” che negli anni settanta ha rappresentato una battaglia essenzialmente di civiltà sino a segnare una svolta nella storia del nostro Paese, con il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica. Il nostro popolo, quello che ci ha dato il sostegno necessario per governare la Regione, chiede in primo luogo segnali di rinnovamento autentico, diversità di contenuti come di comportamenti e nessuna tentazione, che sarebbe incomprensibile agli occhi della grande maggioranza del nostro elettorato, di accordi o pasticci con nuovi e vecchi moderati. Chi ci ha votato – ha concluso Nardiello – chiede due cose semplici: unità della coalizione, ma anche incisività nell'azione autenticamente riformatrice che bandisca definitivamente corsie preferenziali per pochi. Noi non chiediamo e non chiederemo alcunché che non sia previsto nel programma da adeguare sulla base dei nuovi bisogni sociali, per rinnovare il patto di buongoverno con i lucani”.
Bas 03