“Il Pdl ha una visione politica completamente alternativa a questa maggioranza e sono sempre più convinto che questo Esecutivo regionale aumenterà la stagnazione in cui versa la regione”
“Aspettando Obama”, il presidente De Filippo alquanto preoccupato per le sorti dell’intero Mezzogiorno d’Italia minacciato dai Celti della Lega, alza il tiro pensando ai problemi del vecchio Continente europeo in crisi e senza identità, poiché i Governi nazionali non danno ‘fiato a una politica europea di ampio respiro e i Paesi si stanno sempre di più nazionalizzando. Le nuove generazioni, in un contesto complicato come questo, sono quelle che rischiano di più’. Queste – riferisce il consigliere del Pdl – le ultime dichiarazione del Governatore rilasciate a Matera, nell’ambito di una manifestazione organizzata dall'Api di Matera e da Confindustria Basilicata.
“Diamo atto al Presidente della Giunta regionale – continua Rosa – di essere un ottimista, qualità necessaria, quando si hanno responsabilità di governo, ma l’ottimismo deve essere abbinato anche alla coerenza ed al senso critico. Definire che esiste una Basilicata in crescita solo per il fatto che ‘produce’ laureati, circa 3.500 ogni anno, di cui 800 solo dall'Università della Basilicata è riduttivo in quanto significa mistificare la realtà e nasconde nuovamente la verità di una debolezza della nostra economia stagnante e di un sistema produttivo debole e antiquato. Se i laureati lucani sono costretti a muoversi nelle capitali europee è certo segno della loro preparazione e della loro volontà di trovare un’occupazione consona ai saperi e conoscenze che in Basilicata non hanno la possibilità di mettere a frutto, sia per le cause prima citate e, spesso, perché il sistema di potere neofeudale e familiaristico li rigetta. Altro che ricchezza, è la nostra debolezza che ci sta portando ad essere una terra senza prospettive di futuro e sempre più vecchia, regalo di 15 anni di centrosinistra locale e non delle crisi mondiali che De Filippo ama spesso citare quando non bastano gli alibi del Governo nazionale nemico della Basilicata. Trovo anche originale – sostiene Rosa – la concezione di attività lavorativa che il nostro Governatore ha quando si sofferma sulla possibilità di lavoro in Basilicata: ‘nella nostra regione lavorano circa 10-15 mila badanti, 10 mila addetti al turismo extracomunitari, 10 mila addetti all'agricoltura extracomunitari. Solo per citare i comparti più evidenti, ci sono circa 40 mila posti che i lucani non vogliono più. Non vorremmo il Governatore pensasse che un posto da stagionale mal retribuito, nel migliore dei casi, possa costituire un’occupazione in grado di risolvere i problemi di un disoccupato con diploma o laurea, che andar a raccogliere pomodori semmai nel Melfese, per poi, magari, essere ospitati nel lussuoso centro di accoglienza di Lavello che il nostro Governatore ben conosce, sia il futuro di qualche laureato con master in scienze agrarie. Trovo contraddittorio, poi, che un giorno il Presidente auspica, in Consiglio regionale, la collaborazione con la minoranza per il bene comune dei Lucani, mentre il giorno dopo accusa il Governo nazionale di scarso interesse verso la Basilicata, che un giorno apprezzi la disponibilità del senatore Viceconte a risolvere i veri problemi, per poi il giorno dopo semmai affermare che il Pdl è assente”.
“Per quanto mi riguarda – dichiara Rosa – ho sempre dichiarato che il Pdl ha una visione politica completamente alternativa a questa maggioranza e ogni giorno che passa ne sono sempre più convinto, così come sono sempre più convinto che questo Esecutivo regionale aumenterà la stagnazione. De Filippo accusa la minoranza di non avere idee e di essere solo foriera di critiche? Ecco la sua ricetta – conclude Rosa – per risolvere i problemi della disoccupazione intellettuale lanciata a Matera: ‘Assumete quanto più possibile laureati, perché dalla crisi si esce attraverso uno sforzo comune’. A quando il nobel per l’economia ad un lucano?”.