Flovilla (Rpi): il terzo polo non è “una bufala”

“L’interrogatuvo, volutamente provocatorio, posto dal portavoce de La Casa dei Riformisti, Gabriele Di Mauro, per l’incontro di lunedì 13 dicembre prossimo (Terzo Polo: un nuovo progetto politico o una bufala?”), alla vigilia del voto di sfiducia a Berlusconi ha una risposta più che scontata, perché sarà proprio il voto di sfiducia a segnare il primo passo avanti del progetto”. E’ quanto sostiene Antonio Flovilla, coordinatore regionale della Basilicata della Rosa per l’Italia verso il Partito della Nazionale, sottolineando che “comunque vada a finire il voto in Parlamento, resta in ogni caso il dato di fatto che l’attuale sistema bipolare appare ormai in via di decomposizione e non lo salverà un piccolo governo. Perciò la Rosa per l’Italia resta ferma sulle posizioni espresse dall’Unione di Centro in questi mesi e negli ultimi giorni, posizioni che confermano un percorso ormai ultra biennale e che stanno creando attenzioni e che danno centralità alla proposta di una forza politica nuova. Non temiamo le elezioni perché l’obiettivo che perseguiamo è quello di togliere l’Italia dalla nebbia e dalla palude dove l’hanno fatta precipitare. La Rosa per l’Italia è nata per contribuire a generare una buona politica e questo resta il suo intendimento di fondo anche in queste ore. Anzi nelle prese di posizione dell’on. Savino Pezzotta – continua Flovilla – rilevo tutta quella forza innovativa e propositiva che ha caratterizzato, sin dal febbraio 2008. l’azione politica del nostro movimento. Non è una sorpresa, ma una piacevole conferma, quanto più utile in queste settimane, dove il pericolo di perdersi nell’indistinto dei luoghi comuni e delle frasi di circostanza potrebbe farci smarrire la bussola. Le riflessioni di Pezzotta ed il vivace e fruttuoso scambio di opinioni sul suo blog, mi convincono dell’utilità della presenza della Rosa per l’Italia e del suo ruolo nell’Unione di Centro e mi rafforzano nella convinzione che, in questi giorni, non corre l’obbligo di tracciare una nuova linea politica quanto piuttosto quello di pretendere con forza, da noi stessi e dagli amici dell’UdC, la coerenza con quello che già ci siamo detti in questi anni. Da un’analisi attenta e libera dai pregiudizi, dalla difesa delle posizioni sostenute nel passato, dovrebbe essere sempre più chiara – conclude Flovilla – la necessità e l’urgenza di dare vita a una nuova fase politica che non potrà essere attuata con la presenza di chi non è stato in grado di tenere unità la sua maggioranza e di lanciare un progetto riformatore”.

BAS 05

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