Incentivare lo svolgimento di 60 tirocini lavorativi da parte di persone diversamente abili in organizzazioni operanti nel territorio provinciale e favorirne la successiva assunzione nella stessa azienda in cui hanno svolto il tirocinio. E’ l’obbiettivo di un progetto dell’Ufficio Lavoro, Formazione e Politiche Sociali della Provincia di Potenza, finalizzato a favorire la formazione professionale, l’orientamento, l’occupabilità, l’accompagnamento all’accesso nel mondo del lavoro, l’integrazione socio-lavorativa dei soggetti tutelati dalla Legge 12 marzo 1999, n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, attraverso la realizzazione di interventi di politica attiva del lavoro e l’impiego di idonee forme di agevolazione ed incentivazione.
“Si tratta –afferma il Capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà nel Consiglio provinciale Ivan Vito Santoro- di un ulteriore iniziativa di ampia portata rispetto a una fascia di popolazione della quale si cerca di favorire l’integrazione nel tessuto sociale attraverso l’inserimento nei processi lavorativi e produttivi”; ai tirocinanti sarà corrisposto un contributo mensile per il periodo di tirocinio e una somma a titolo di rimborso spese per lo stesso periodo.
“Il varo di questo progetto –afferma ancora Santoro- conferma la forte sensibilità della Provincia di Potenza nei confronti dei problemi delle persone portatrici di disabilità e, più in generale, di quelle fasce di popolazione che versano in condizioni di difficoltà”.
Il Capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà interviene poi sulla situazione dei lavoratori precari dell’Apof-Il, sollecitando la Provincia di Potenza “ad affrontare nei tempi più rapidi possibile, e in sinergia con gli altri enti interessati alla questione, in primo luogo la Regione Basilicata, la vicenda, nella prospettiva di un imminente riavvio delle attività nelle sedi sia centrali che territoriali. Ciò per evitare che, mentre si affronta concretamente il problema dei diversamente abili, possano venire al pettine i nodi di una questione che interessa un numero cospicuo di lavoratori, che rischierebbero di venirsi a trovare in situazione di forte disagio”.
(bas – 04)
