I lavori della terza commissione consiliare

Si è discusso sulla istituzione della riserva naturale dei Calanchi di Montalbano Jonico

Riunita, questa mattina, la terza Commissione consiliare permanente, “Attività produttive, territorio, ambiente”. Ai lavori, presieduti dal consigliere Romaniello (Sel), presenti i consiglieri Falotico (Plb), Benedetto (Idv), Mollica (Mpa), Navazio (Ial), Scaglione (Pu), Straziuso (Pd), Castelluccio (Pdl), Singetta (Api), Vita (Psi).

Argomento all’ordine del giorno l'istituzione della riserva naturale speciale “Calanchi di Montalbano Jonico”, materia di un disegno di legge della Giunta regionale e di una proposta di legge dei consiglieri Santochirico, Dalessandro e Viti del Partito democratico. I due documenti sono stati accorpati in un unico testo presentato ai componenti la Commissione prima di procedere alla audizione dell’assessore all’Ambiente dela Provincia di Matera, Giovanni Bonelli, accompagnato dal dirigente Enrico De Capua, del sindaco di Montalbano Jonico, Vincenzo De Vincenzis, dei responsabili delle associazioni ambientaliste, Rocco Chiriaco del “Movimento azzurro”, Luciano Miraglia di “Terra dei Calanchi”, Arturo Caponero e Pietro Fedeli di “Legambiente”. Intervenuta Maria Marino del Dipartimento Geologia e Geofisica dell’Università di Bari.

Ribadita “la peculiarità delle argille del Calanchi che rivestono – ha detto la dott.ssa Marino – importanza mondiale e costituiscono punto di riferimento per l’intera comunità scientifica internazionale, tanto da definire il punto in qualità di ‘Chiodo d’oro’, costituendo evidente traccia del passaggio dal periodo ‘prestocene inferiore’ al ‘prestocene medio’, con relativo puntuale registro dei sedimenti”. Luciano Miraglia ha parlato di “un vero museo paleontologico a cielo aperto con un immensa quantità e varietà di contenuto fossilifero e ben nove livelli vulcanoplastici a segno di nove distinte eruzioni vulcaniche. Un territorio – ha continuato – di per sé già vincolato dall’area calanchifera e che può divenire concreto modello di sviluppo come anello di chiusura dell’intero comparto di riserve e parchi dell’intera area geografica, offrendo un valido pacchetto turistico, opportunità didattiche e possibilità reali per la valorizzazione dei prodotti agricoli e zootecnici”. Nel dirsi favorevole alla istituzione dell’area protetta in quanto strumento di tutela del territorio, Rocco Chiriaco, ha sollevato “alcune perplessità in merito alla mancata conoscenza, da parte della Provincia di Matera che ne diverrà ente gestore, dell’esatta perimetrazione della riserva”. Arturo Caponero, intervenendo in merito, ha sottolineato come “la perimetrazione può essere individuata in quattro parti: quella del ‘Chiodo d’oro’ ai piedi del paese di Montalbano, quella denominata del ‘Turchetto’ antica area dei traini, l’area boschiva e quella denominata ‘la Petrolla’ che presenta, allo stato attuale, due mulattiere, e comunque riconducibile alla Via Erculea ed al Tratturo di Metaponto”.

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