“Vincenzo Verrastro, primo Presidente della Regione Basilicata, rievocarlo oggi, alla luce delle vicende quotidiane che stiamo attraversando, è importante per poterci rifare ai Suoi insegnamenti non solo politici, ma di vita, anche grazie alla pregevole pubblicazione voluta dalle figlie e resa possibile dalla figlia Valeria”. E’ quanto dichiara il Presidente della sezione di Potenza dell’Unione Cristiana imprenditori e dirigenti, Antonio Papaleo. “A Verrastro – aggiunge Papaleo- ho inteso tributare un modesto contributo di riconoscimento, augurandomi che non venga mai meno quello dell’intera comunità di Basilicata, memore del grande e proficuo lavoro che volle svolgere nella prima e più faticosa fase dell’insediamento dell’Ente Regionale. Una esigenza vieppiù necessaria specie in questo tormentato periodo della vita nazionale. Un decadimento che a distanza di trentacinque anni manifesta ulteriormente e con maggiore drammaticità i tratti dell’ulteriore fatiscenza, a cui non si è saputo e voluto porre adeguato rimedio, anche per la caduta dei costumi e per l’allargamento dei fossati tra politica e cittadino. Né ci conforta il ritornello con cui si richiamano riformismi, liberismi e populismi, a cui altri fanno eco con esorcismi quali il “patto sociale”, invocato da Marchionne, per la vicenda FIAT/SATA, che in concreto prelude ad un abbattimento dei diritti acquisiti e che andrebbero mortificati per poterli scambiare con il lavoro, semmai reso sempre più precario. Oggi più che mai – conclude Papaleo – si avverte la mancanza di Uomini non disponibili a barattare la propria poltrona con un qualsivoglia accordo o pseudo tale; parte da questa riflessione l’urgenza di confronti serrati e produttivi con i Segmenti Organizzati della Società, per verificare tutti insieme, senza particolarismi, le strade più opportune per un rilancio etico, morale e di sviluppo del territorio e dei suoi abitanti”.
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