(ACR) SINGETTA: ANAGRAFE PUBBLICA DI ELETTI E INCARICHI REGIONALI

“Conoscere per deliberare: i cittadini devono conoscere l’operato di coloro i quali hanno eletto e delle Istituzioni che li governano”. E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale di Alleanza per l’ Italia, Alessandro Singetta, il quale sostiene che “purtroppo, sta soffiando il vento di un pericoloso e generale sentimento di antipolitica che va combattuto assicurando ai cittadini la possibilità di poter conoscere e controllare l’ attività svolta dai vari enti”.

Il consigliere pensa che “l’istituzione dell’Anagrafe degli eletti possa rappresentare un modo per avvicinare la gente alla politica ed alle istituzioni” e annuncia la sua intenzione “di presentare a tal proposito, a breve, una Proposta di legge che va nella direzione della massima trasparenza e della totale pubblicità della vita istituzionale e amministrativa della Regione, nonché degli enti, aziende, società, agenzie, consorzi e organismi controllati, vigilati e partecipati dalla Regione stessa”.

“La necessità di agevolare il diritto di accesso e di informazione per incentivare la partecipazione informata e consapevole dei cittadini – afferma Singetta – è il presupposto di una buona amministrazione. La Regione – dice – dovrebbe essere ‘messa a disposizione’ di ogni singolo cittadino, favorendo la circolazione, la diffusione, la conoscibilità e l’accesso alle informazioni, anche e, soprattutto, avvalendosi delle tecnologie della comunicazione. I principi di completezza delle informazioni, chiarezza di linguaggio, affidabilità, semplicità di consultazione, dovrebbero essere alla base dell’anagrafe degli eletti, che diverrebbe, in questo modo, un unico, utile ed efficace strumento di conoscenza e di partecipazione. Si dovrebbe poter stilare un elenco, completo ed aggiornato, oltre che, naturalmente, fruibile a tutti, dei Bilanci dei gruppi politici, delle proprietà immobiliari della Regione e le loro destinazioni d’uso, degli incarichi esterni, delle indennità percepite dai consiglieri, dal residente e dai componenti della Giunta. Bisognerebbe, inoltre – prosegue Singetta – rendere pubblici e, quindi, liberamente consultabili, anche i dati relativi agli atti presentati, siano essi proposte e disegni di legge, risoluzioni, interpellanze e interrogazioni, al fine di poter monitorare costantemente l’operato di ciascun eletto”.

“Se è vero il principio einaudiano del ‘conoscere per deliberare’ come elemento fondante di una vera democrazia – conclude Singetta – allora bisognerebbe seguire l’esempio anglosassone, assicurando ai cittadini il principio dei ‘dati aperti’, ovviamente tenendo conto delle limitazioni in materia di dati sensibili, informazioni riservate o quelle per cui vige il segreto, ovvero il divieto di comunicazione. L’ anagrafe degli eletti potrebbe essere il punto di partenza per superare l’impasse della questione morale e della ‘a – politicità’ diffusa, soprattutto tra i giovani”.

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