“Ho ascoltato con interesse le valutazioni espresse al Meeting di Rimini dall'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni sulla crisi e sulle opportunita' che proprio la crisi apre all'Italia ed al Mezzogiorno in particolare. Per ricominciare a crescere, sostiene giustamente Scaroni, dobbiamo toglierci di dosso la cultura egualitarista del ‘68 che ha preteso di livellare tutto verso il basso e che per trent’anni non ha reso possibile nel nostro Paese premiare i migliori, penalizzare i furbi, mettere al centro la persona e la famiglia per costruire un'Italia migliore”. Lo afferma, in un comunicato stampa, il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. “E da qui l'indicazione di un percorso programmatico che corrisponde alla lettera alla traiettoria programmatica che il governo Berlusconi sta provando a perseguire: la riforma della pubblica amministrazione, perchè non sia un costo ed un impedimento per l'intrapresa; la formazione dei giovani con la riforma dell'istruzione e dell'universita'; un' attenzione al Mezzogiorno e a nuovi investimenti, a patto che il Meridione nel suo insieme accolga la sfida dell'efficienza e della produttivita' sconfiggendo lo stereotipo di un’area assistita e garantita tra apatie ed assenteismo. E primi fra tutti sono i giovani laureati meridionali e lucani in particolare ad accettare la sfida dell’amministratore delegato dell’Eni per sbocchi professionali che mettano in gioco le loro competenze e la loro voglia di contribuire a costruire un ambiente migliore. Una sola nota all'indirizzo di Scaroni nel ricordargli che la Basilicata contribuisce con il settanta per cento all'estrazione delle risorse petrolifere italiane in terra ferma e che i giovani lucani nell'ultimo decennio avevano sperato nella possibilita' e nelle opportunita' promesse dall'Eni alla conunita' lucana. Un impegno che mi auguro venga ripreso ed onorato”.
(bas – 04)