Amatulli (Cisl Matera): rilanciare la Valbasento

“Va riportata all’attenzione del mondo politico-istituzionale di questa regione la questione “Valbasento”, un problema aperto e mai risolto da molti anni”.
E’ quanto afferma Giuseppe Amatulli, segretario provinciale della Cisl di Matera.

“Si tratta – sostiene l’esponente sindacale – di una vicenda arrivata ad un punto decisivo. Gli oltre mille posti di lavoro persi negli ultimi anni ad oggi non sono stati compensati. Il rischio è che l’involuzione generale possa coinvolgere anche quelle poche aziende che sono in produzione.
Lo stesso ultimo Bando Valbasento ancora in fase di definizione, alla luce delle esperienze passate, non fa ancora intravedere in maniera tangibile e concreta, l’inizio del rilancio strutturale della Valle intesa come sistema produttivo, in cui vi sono tutta una serie di convenienze localizzative.
Sarebbe indispensabile un confronto serrato sul merito delle questioni, avendo il coraggio di esprimere con chiarezza le posizioni e le ragioni. L’approccio sin qui tenuto dal sistema delle imprese e degli enti locali – tiene ad evidenziare Amatulli -non è riuscito a chiarire e proporre un progetto organico di rilancio dell’area e del sistema delle infrastrutture. Restano inefficaci e deboli gli interventi tesi al processo di deindustrializzazione dell’area industriale (bando Valbasento e bando Treviso). Siamo di fronte ad un numero consistente di imprese che hanno fatto richiesta di partecipare ai bandi per ampliare la loro attività produttiva oppure, avviare nuovi insediamenti. Anche perché le continue chiusure di pezzi di produzione o di imprese hanno determinato come detto un processo di crisi preoccupante. Allo stesso modo restano sotto utilizzate o bloccate infrastrutture importanti, realizzate al fine di supportare la fase di rilancio della Valbasento: la piattaforma logistica, la pista aeroportuale e la piattaforma ecologica, che – prosegue il leader materano della Cisl – sembrano completate ma per vari motivi sono inutilizzate. Noi riteniamo indispensabile ripartire da queste considerazioni per avanzare una proposta ed un percorso che possa attraverso il coinvolgimento di tutti: enti locali, associazioni datoriali e sindacato, dare risposte al bisogno occupazionale e di crescita sostenibile dentro un quadro di salvaguardia della salute dei lavoratori e dei cittadini insieme al rispetto dell’ambiente. Questo percorso deve avere due direttrici strettamente connesse: l’implementazione del sistema delle infrastrutture e funzionalità di quelle già realizzate ed il sostegno ad investimenti che abbiano un alto livello tecnologico e nello specifico quelli che intervengono nel settore, ad esempio nel settore delle energie. A tal proposito ci risulta che qualche azienda la cui produzione consta di una bolletta energetica più cara rispetto ad altre realtà, stia iniziando a fare delle valutazioni in merito al prosieguo dell’attività”. Crediamo sia inoltre necessario accelerare la definizione della bonifica dei siti e ricreare un maggior protagonismo delle associazioni imprenditoriali che – conclude Amatulli – devono insieme alla Regione Basilicata, iniziare a credere nuovamente e seriamente in una nuova fase decisiva e duratura della Valbasento per creare sviluppo al nostro territorio”.

BAS 05

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