"Anche in Basilicata la figura “classica” dell’usuraio è da tempo profondamente cambiata con la presenza di vere e proprie strutture o di personaggi individualmente dediti all’esercizio abusivo del credito. Si tratta di pseudo agenzie di prestiti e concessione fidi-mutui o di soggetti che si spacciano per operatori del settore parabancario". E' quanto sostiene l'associazione “SOS Impresa Basilicata” che, costituitasi per iniziativa di Confesercenti la scorsa settimana, si è dotata di un pool di avvocati ed esperti che si occuperà inoltre di assistere gli operatori commerciali ed imprenditoriali in merito all’anatocismo e all’illegittima iscrizione nella banca dati delle banche sulle aziende a rischio, fenomeni che non sono riconducibili direttamente alle attività della più tradizionale usura.
"SOS Impresa Basilicata", nell'esultare pe rla contetazioen del reato di esercizio abusivo del credito, insieme a quello di usura, in un processo che riguarda un giro di usura gestito dal clan Rea-Veneruso nella zona del Vesuviano ai danni di imprenditori e commercianti, sottolinea che sono in aumento i casi da noi di denunce per esercizio abusivo del credito. "Di qui – spiega – la necessità di intensificare la battaglia per applicare sempre il reato di esercizio abusivo del credito e per rafforzare la difesa delle parti offese".