“Dopo la nascita della Casa dei Riformisti che rappresenta sicuramente un luogo di rilancio della qualità del confronto tra diversi progetti e differenti idealità di progetti per lo sviluppo sociale, civile, culturale del Paese e della nostra regione, mi piacerebbe che nascesse anche una Casa dei riformatori, in modo da accrescere, superando antichi ‘muri ideologici’, il dibattito e le proposte per affrontare la nuova fase del federalismo e con essa tutte le sfide a cui siamo chiamati, prima fa tutte le riforme”. E' quanto sostiene il consigliere regionale Antonio Autilio (Idv).
“E’ un compito – a parere di Autilio – che attende soprattutto Italia dei Valori per trasferire gli ampi consensi elettorali delle regionali di aprile in nuove responsabilità di gestione dei processi socio-economici in atto, allargando la partecipazione e rafforzando le classi dirigenti. Alla vigilia dei congressi provinciale di Potenza e regionale di Idv – aggiunge Autilio – la strategia non può che essere quella di passare dalla fase dell'opposizione al Governo nazionale di centrodestra che si caratterizza per le scelte economiche antipopolari ed antimeridionaliste, alla fase dell'alternativa,mettendo il patrimonio di consensi del partito al servizio di una vera alternativa di governo al centrodestra. E’ un passaggio importante per il salto di qualità che si appresta a realizzare Idv. E spetta all'Italia dei Valori che oggi dimostra di avere più ‘appeal’ rispetto al Pd, mantenere alto e ben visibile l'orizzonte della casa comune dei riformatori. Solo guardando lontano e sapendo che ci può essere una casa più grande della nostra, si possono determinare le condizioni per vincere la sfida elettorale e governare il nostro Paese, restituendo alla politica il ruolo di servizio dei cittadini per intercettare esigenze e bisogni collettivi. E' questa anche una prospettiva che offriamo alla società civile e a quanti si mantengono ai margini della politica, attraverso nuovi stimoli per dare il proprio contributo civico”.
“A livello regionale il Progetto della Casa dei Riformatori – sottolinea Autilio – assume un significato politico particolare in questo avvio di nuova legislatura che è stata da tutti indicata come la legislatura delle riforme, di quelle da portare a termine (alcune delle quali rimaste a metà strada) come di quelle da realizzare anche per prepararci alla sfida del federalismo. C’è, dunque, bisogno di innalzare, in Consiglio come in Giunta, il tasso di politica riformatrice perché non sono sufficienti provvedimenti tampone in mancanza di riforme più complessive, nella sanità, in agricoltura, nei trasporti, in quanto le riforme sono l’unico strumento in grado di garantire razionalizzazione dei servizi, lotta agli sprechi e più efficienza per gli utenti. Anche a livello istituzionale, dopo la scadenza del provvedimento di commissariamento delle Comunità montane, diventa sempre più urgente procedere all’attuazione della normativa di istituzione delle Comunità locali. Ed anche mettere mano allo Statuto è un impegno che non ha nulla di rituale in quanto la Carta istituzionale più importante per la Regione deve contenere una cornice di riforme condivise e di forte connotazione partecipativa. Quanto ai compiti che spettano, nello specifico ad Idv, che da ‘partitino’ è cresciuto e necessita di un più forte processo di ampliamento di partecipazione democratica alla vita di partito, completando il processo di federalismo e di autonomia regionale, esso ha bisogno – conclude Autilio – di regole certe per la gestione e per la selezione della sua classe dirigente e, cosa che sinora non è avvenuta, di una maggiore attenzione a quanti, non da oggi, non hanno risparmiato energie ed impegno, come ad esempio i non eletti alle provinciali 2008 e regionali ultime, per la crescita dei consensi, un’attenzione da tradurre in riconoscimenti di responsabilità politico-istituzionali. E’ una missione esaltante che si traduce in Progetto di Casa dei Riformatori”.