(ACR) AUTILIO: PRIORITA’ INFRASTRUTTURE E RICERCA-INNOVAZIONE

“In attesa che si concretizzi il Piano Sud, più volte proposto dal Governo nazionale, l’indicazione della Svimez per la realizzazione di grandi infrastrutture dei trasporti, appare condizione necessaria e imprescindibile per il rilancio del Sud”

“Di fronte ai dati allarmanti forniti dal Rapporto Svimez 2010 come quello che vede il 12 per cento delle famiglie lucane in difficoltà per spese alimentari di prima necessità, l’emendamento dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale al disegno di legge sull’assestamento del bilancio che introduce la riduzione del 10 per cento dell’indennità di carica dei consiglieri regionali è più che una testimonianza di rigore e di impegno solidale che viene dall’Assemblea regionale elettiva nel suo complesso, nel segno della riduzione della spesa”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Autilio (Idv).

“Accanto alla fotografia del disagio sociale che continua a diffondersi specie tra i nuclei familiari monoreddito e con più componenti a carico, nei centri minori e nelle aree più interne, ci sono poi gli indicatori economici che – aggiunge Autilio – riguardano il calo del Pil lucano di cinque punti percentuali, la perdita di 5.200 posti di lavoro con il 2,7 per cento in meno di occupati che confermano le difficoltà che tutti conosciamo. Rispetto al che fare, tra le tante ‘ricette’ che circolano da tempo e le nuove a commento del Rapporto c’è persino chi invoca un nuovo Piano Marshall. Ma, in attesa che si concretizzi il Piano Sud, più volte proposto dal Governo nazionale, l’indicazione della stessa Svimez per la realizzazione di grandi infrastrutture dei trasporti, condizione necessaria e imprescindibile per il rilancio dell’economia meridionale, è sicuramente quella che mi convince di più perché oltre al superamento del gap infrastrutturale con il Nord è in grado di rilanciare l’occupazione e l’imprenditoria locale. La Svimez stima un costo di 49 miliardi di euro, di cui 11 miliardi già disponibili e quasi 38 da reperire, da dedicare tra l’altro al potenziamento dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria e della Statale ‘Jonica’; l’estensione dell’Alta Capacità (se non dell’Alta Velocità) nel tratto ferroviario Salerno-ReggioCalabria-Palermo-Catania (a completamento del Corridoio I Berlino- Palermo); il nuovo asse ferroviario Napoli-Bari. La programmazione degli interventi strategici per il rilancio del Sud andrebbe affidata a una Conferenza delle Regioni meridionali, quale luogo di coordinamento tra le Regioni, in stretta relazione con la Presidenza del Consiglio. I due soggetti costituirebbero una sorta di “Consiglio per la coesione nazionale” deputato a impegnarsi in pochi grandi progetti strategici prioritari. Accanto, un’Agenzia indipendente di natura tecnica, di supporto operativo alle decisioni del Consiglio, e destinata alla progettazione”.

“C’è poi la Banca del Sud che – afferma Autilio – deve diventare operativa, pur attraverso necessari correttivi rispetto al ‘modello’ ipotizzato dal ministro Tremonti, superando ostacoli e boicottaggi del sistema bancario del Nord, perché senza un’adeguata politica del credito ogni programma di sviluppo è destinato ad infrangersi contro gli “scogli” degli istituti bancari. Infine, l’innovazione e la ricerca: il Sud spende solo lo 0,87 per cento del Pil in R&S contro l’1,28 per cento del Centro-Nord, pure distante dal parametro del 3 per cento stabilito dalla ‘Strategia di Lisbona’ per il 2010. Anche la percentuale di occupati nel settore la dice lunga sulla scarsa capacità innovativa delle imprese meridionali: solo 1,86 ogni 1.000 abitanti contro il 4,4 del Centro-Nord”.

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