“Anche dalla partecipazione, a Melfi, alla recente manifestazione con gli operai della Sata licenziati ha preso forza la ‘sfida’ di Nichi Vendola”
“Anche dalla partecipazione a Melfi alla recente manifestazione con gli operai della Sata licenziati e con la Fiom, insieme ai rappresentanti istituzionali 'piu' sensibili', ai lavoratori e ai giovani disoccupati, ha preso forza la 'sfida' di Nichi Vendola al Pd e al centrosinistra, purtroppo, ancora impantanati nelle formule e nello studio di strategie di offensiva al centrodestra. Nella fabbrica di Melfi come nelle ‘fabbriche’ che Vendola ha promosso in Puglia c’è gente in carne ed ossa che vive la drammaticità dei problemi di un’emergenza di cui non si intravede l’uscita e che anzi giorno per giorno si fa più pesante per le conseguenze scaricate sui ceti sociali più deboli”. E’ quanto sostiene il capogruppo Sel (Sinistra Ecologia e Libertà) in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, sottolineando che “l’unica ed autentica novità di proposta politica, non solo per la sinistra ma per il Paese, l’unica proposta chiara per battere Berlusconi e il centrodestra, è venuta da Vendola”.
“Da tempo ormai a sinistra si respira aria nuova. Nelle fabbriche di Nichi Vendola – continua Romaniello – si lavora per costruire, giorno dopo giorno, una politica che sia davvero alternativa, una politica, per così dire, altra. Esse congiungono sogni e progetti di singole disparate personalità: sono un’iniezione di fiducia non solo per giovani che credono che la politica non sia quella che raccontano i telegiornali o le cronache dei Palazzi romani, ma delle donne che rifiutano la marginalità o l’esclusione dal mondo del lavoro e dei lavoratori che sono rimasti l’ultimo baluardo di difesa dagli attacchi ai diritti sindacali fondamentali. Altro che formule di fanta-politica per governi tecnici o di larghe intese, Vendola, che continua a parlare il linguaggio semplice con la capacità di arrivare direttamente alla coscienza e al cuore della gente, è sceso in campo, come ha spiegato, per ‘sparigliare’ giochi appartenuti al teatrino della politica della cosiddetta Prima Repubblica”.
“Per questo – aggiunge Romaniello – il suo ‘Dobbiamo vincere’ ha un significato tutto particolare perché se si vince a Pomigliano, a Melfi, cambia il destino di nuove generazioni meridionali e si afferma una nuova prospettiva di rinascita del Sud, di affermazione della legalità e della democrazia. E non a caso la piattaforma programmatica indicata al centrosinistra è fatta di ‘cose semplici’: investire nella Bellezza dell’ambiente, dei talenti e dei territori; rilanciare l’Economia attraverso una pressione fiscale più equa, la redistribuzione delle risorse e puntando su qualità e innovazione; sottrarre la Conoscenza alla privatizzazione e alla parcellizzazione dei saperi attraverso il rilancio della scuola e dell’università come elementi fondanti di una cultura diffusa; ristabilire la connessione tra i Diritti e le persone; custodire il patrimonio dei Beni Comuni”.
“Il mio impegno come quello di tutti i dirigenti e militanti di Sel – conclude Romaniello – è rivolto ad incoraggiare e sostenere l’ ‘atto coraggioso’ di Nichi, consolidando l’esperienza delle fabbriche, che come ha specificato Vendola, sono un’esperienza autonoma da tutti i partiti, portano in dote il principio di cooperazione e ‘vogliono accarezzare il centrosinistra, insufflare l’anima della questione della modernità nel momento in cui la destra si presenta come antimoderna’.Questa nuova realtà vuole scuotere ‘l’albero del centrosinistra per costruire la narrazione di un’Italia migliore’. E’ questo l’obiettivo di Sinistra Ecologia Libertà che sta costruendo una prospettiva di rinnovamento politico e culturale del nostro Paese”.