(ACR) DISTRETTI RURALI, SINGETTA (API): UNA GRANDE RISORSA

“L’approvazione delle delibere di Giunta rappresenta un buon risultato che rende inscindibile il connubio tradizione–innovazione per lo sviluppo dei comparti rurali della Basilicata e una occasione di rilancio delle aree rurali lucane”

“L’approvazione, in III Commissione consiliare permanente, delle delibere di Giunta inerenti la Legge regionale n.1 del 2001 (individuazione ed istituzione del Distretto rurale “Sistema produttivo locale Pollino-Lagonegrese” e del Distretto rurale “Colline e montagna materana”) costituisce un “investimento” per quanto riguarda la realizzazione di distretti rurali che fungano da veri e propri strumenti di governance, per qualificare l’agricoltura e le attività che intorno ad essa ruotano, per offrire ai sistemi economici una occasione di sviluppo e di rilancio, oltre che nuove opportunità di occupazione e di miglioramento della qualità della vita delle comunità locali”.
Ad affermarlo è il consigliere di Api, Alessandro Singetta, che sottolinea come “l’istituzione di questi due distretti rappresenta una opportunità per lo sviluppo della filiera agricola lucana, in quanto sarà più facile e agevole mettere in rete le specificità delle produzioni agroalimentari tipiche e tutte le altre risorse del territorio, in un’ottica di innovazione e interazione tra realtà sinora distanti o, comunque, non comunicanti tra loro”.

“L’attivazione dei distretti rurali è, quindi, da intendersi come una grande risorsa in prospettiva – continua Singetta – necessaria per integrare in modo virtuoso percorsi già attivati; questi sistemi produttivi locali (D.L. 228/2001) si rendono protagonisti di uno sviluppo nuovo dell’agricoltura, caratterizzato da una integrazione fra attività agricole ed altre attività locali e dalla produzione di beni o servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali”.

“L’individuazione delle aree del Pollino-Lagonegrese e del Materano come soggetti per la governance territoriale agente come agenzia di supporto a processi di pianificazione e crescita dell’ economia locale – conclude l’esponente di Api – è un momento non secondario nel progetto di valorizzazione multifunzionale del territorio. Se si considera che, in una regione come la Basilicata, proprio il territorio rappresenta, probabilmente, la maggiore risorsa, è indubbio che un simile progetto vada nella direzione dell’incentivazione e della stabilizzazione dell’economia lucana, per valorizzarne le tradizioni, la ruralità e lo spazio rurale, gli operatori economici operanti all’interno del contesto rurale. In questi anni di grandi incertezze, di flessioni economiche e di crisi dei mercati la politica è chiamata a sostenere strategie di tutela ambientale che siano in grado di “caratterizzare” luoghi e prodotti, favorendone la conoscibilità e la diffusione a livello extra-locale: mi auguro davvero che, in questo settore, la Basilicata possa conoscere uno sviluppo che da troppo tempo viene rimandato. Innovazione e tradizione possono essere un connubio perfetto per favorirlo”.

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