Fiom Cgil: cassa integrazione unica strategia della Fiat

“L'annuncio della richiesta della Fiat delle ennesime due settimane di cassa integrazione (15-21, 25-30), e la previsione della cassa a dicembre, sono la conferma della strategia di Marchionne: privatizzare gli utili e socializzare le perdite, che suscita non poche preoccupazioni rispetto alla situazione delle stabilimento produttivo di Melfi”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Emanuele De Nicola della Fiom Cgil.
“Il piano industriale Marchionne, che ad oggi non è stato oggetto di alcun confronto con il sindacato, parla di investimenti e nuovi modelli a partire dal 2014, confermando ciò che la Fiom Cgil sostiene da tempo: i prossimi due anni saranno carichi di lacrime e cassa integrazione a iosa per i lavoratori, che ancora una volta saranno costretti a pagare da soli gli effetti della crisi internazionale. In ragione di questo chiediamo una immediata apertura di un tavolo di confronto con l'azienda sugli investimenti ed i nuovi modelli da mettere in produzione che siano in grado di garantire stabilità economica ed occupazionale alla SATA di Melfi ed al suo indotto.
Sottolineamo, inoltre, che per far fronte alla crisi internazionale dell'automotive servono interventi decisi del Governo sul piano industriale, in modo da lenire i rischi per il settore in Italia. La Fiat farebbe bene a rendere noto cosa e quando produrre piuttosto che cercare di spremere come limoni la forza lavoro, agendo sulle pause e sull'organizzazione del lavoro. Piuttosto che spingere in direzione di un moderno cottimismo dovrebbe mettere a punto un programma di investimenti serio (greeen economy, ricerca ed innovazione di prodotto) in previsione della prossima crescita produttiva”.
(bas – 04)

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